Cultura

Caltanissetta, la stagione del Teatro Regina Margherita si conclude con il thriller “Ombre”

La stagione del Teatro Regina Margherita di Caltanissetta organizzata dall’Amministrazione comunale ed impaginata dall’assessore alla cultura Marcella Natale volge al termine. Sabato 23 aprile alle ore 21 sarà messo in scena l’ultimo spettacolo in cartellone: “Ombre” di Gaetano Aronica e Adriana Sabbatini.

Protagonisti della messa in scena, di cui firma la regia lo stesso Gaetano Aronica, sono due personaggi, un giudice siciliano e una studentessa in attesa di discutere la tesi. Due anime, due storie, due mondi apparentemente distanti che, viaggiando su due rette parallele, e piani distinti, sembrano non potersi incontrare mai. Alle spalle i loro ricordi, le loro emozioni, le occasioni perdute che affiorano dall’ombra del passato componendo, in un crescendo quasi hitchcockiano, il puzzle delle loro vite a cui però manca il segmento finale.

Quello che,solo all’ultimo, renderà tutto chiaro, dando vita a un epilogo inatteso carico di tensioni emotive. “Ombre” è una sorta di thriller dell’anima che procede a ritroso con un ritmo incalzante e un taglio cinematografico. Uno spettacolo in grado di intercettare le inquietudini propositive delle nuove generazioni. In scena lo stesso Gaetano Aronica con la Compagnia Teatro Pirandello (Franco Bruno, Emanuele Carlino, Silvia Frenda, Marcella Lattuca, Fabrizio Milano, Viola Provenzano e Nicola Puleo). Firma scene e costumi la nissena Flavia Cocca

«L’ombra è l’impronta che lasciamo dietro di noi – scrive Aronica – l’ignoto che segue i nostri passi e a volte li precede, un gigante scuro dai contorni sinistri che si deforma nell’acqua e si trasforma nel tempo. L’ombra si dissolve e ricompare nelle notti senza quiete, sotto diverse sembianze, imprevedibili. Accompagna quel tempo che non è tempo, nascosta in un angolo della mente o del corpo, che geloso la custodisce. Questa storia racconta di una ragazza siciliana e della sua allegra famiglia, dei suoi sogni e del suo amore per lo studio. Nel suo ambiente è una specie di prodigio. Tuttavia, ad un certo punto della sua vita dovrà compiere una scelta che spazzerà via ogni cosa. Dall’altra parte della scena, in un luogo imprecisato, c’è un uomo misterioso, un giudice che sembra venire dal passato: tutto quello che vede e descrive, pare appartenere ad un’altra dimensione, come se  non fosse più di questo mondo. I destini di questi personaggi, e degli altri che compongono la storia, si intrecceranno in modo inaspettato. Ne viene fuori una storia di grande impatto emotivo – conclude Aronica -, in cui ognuno sembra essere “l’angelo necessario” di un altro, in cui ogni pezzo del puzzle si ricompone secondo la tecnica del thriller, con vari depistaggi e colpi di scena. “Ombre” è una storia siciliana, la storia di un giudice e di una ragazza, che parla ai sentimenti di ciascuno, svelando una verità scomoda, irrinunciabile».

Condividi