Da Butera, in Provincia di Caltanissetta, fino alla finale nazionale del contest “Tulipani di seta nera”.
È questo il viaggio virtuale che sta percorrendo il cortometraggio “Speranza” scritto e interpretato da Agostino Attardo (30 anni).
Un corto indipendente dalle tinte amare, girato insieme a Gionatan Valenti (38 anni), che ruota attorno alla disabilità del protagonista e al suo atteggiamento nei confronti delle avversità della vita.
Il protagonista vive con la sua famiglia d’origine, protetto dall’affetto di una madre che, suo malgrado, si trova costretta a svolgere anche il ruolo del secondo genitore. Il padre, infatti, è una figura assente nella vita del figlio.
La vicenda del cortometraggio, della durata di 15 minuti, si sviluppa il giorno del compleanno del protagonista quando la madre, per rallegrare l’evento, invita a casa parenti e amici. Una speranza che non sembra prendere consistenza finché lo sguardo del giovane non incrocia il volto di una donna.
Hanno interpretato il Cortometraggio AGOSTINO ATTARDO, FIRENZE PATRIZIA, DI STEFANO SALVATORE, VITALI MIRKO, DI STEFANO GIOVANNI, CALTAVITURO VINCENZO, SCAMBIATO GRAZIANA, GARUFO RITA, INSACCO GIOVANNI, PISANO FILIPPO, GIULIANA VINCENZO e PASSANITI MATTEO. Per il Cast tecnico, oltre ad Attardi e Valenti ha contribuito anche Daniele Caruso.
“Essere tra i finalisti è una grande soddisfazione – ha commentato Agostino Attardo -. Un onore che si aggiunge a quello di poter rappresentare la Sicilia, la provincia di Caltanissetta e, soprattutto, il Comune di Butera”.
Il Festival Internazionale del Film Corto “Tulipani di seta nera”, organizzato dall’Associazione L’Università Cerca Lavoro (UCL), è la rassegna di audiovisivo breve che racconta, attraverso le opere cinematografiche selezionate per il concorso, storie d’autore di interesse sociale. Qui la diversità trova una pluralità di narrazioni che hanno l’obbiettivo di comunicare la condizione di ogni individuo e sostenerne l’integrazione nella società italiana e internazionale.
La presenza dei partner culturali come ANMIL, ASVIS, World Food Programme, Fondazione Univerde e Ens e degli enti istituzionali INAIL e ENIT e dei ministeri patrocinanti: Ministero della Cultura, Ministro per le disabilità, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero della transizione ecologica, Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali è stata voluta fin dal regolamento del Festival per porre l’attenzione verso le fragilità delle persone e dei luoghi, per prendersene cura dopo averne conosciuto, attraverso il linguaggio del cinema, diversità, bellezze e unicità.
La presenza della RAI, attraverso Rai per il Sociale e Rai Cinema, dà al Festival la possibilità di parlare a tutti attraverso la più grande azienda culturale d’Europa, con l’obiettivo di costruire la società etica, coesa e altruista del terzo millennio.
Guarda il Cortometraggio a questo link https://www.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-f96f985d-5b7b-437f-8193-550d657dd774.html