“La moglie di Scarantino fece mettere a verbale che il marito le diceva: ‘Non mi lasciano in pace sono sempre qua’. Scarantino, come diceva la moglie, veniva malmenato, gli mettevano i vermi nella minestra, gli hanno instillato il dubbio di essere affetto da Hiv. Lo facevano spogliare nudo, gli dicevano che lo volevano impiccare”.
Così il pm Stefano Luciani proseguendo la requisitoria nel processo per il depistaggio sulla strage di via D’Amelio. Luciani ha quindi letto in aula le dichiarazioni rese da Rosalia Basile, oggi ex moglie di Scarantino.
“Mio marito mi diceva che gli avevano iniettato il siero dell’Aids, sapendo che era geloso, gli instillavano il dubbio che io avessi l’amante’ – dice il pm – Sono esattamente le stesse cose che ha ripetuto 21 anni dopo davanti a questo tribunale.
E ancora la moglie riferiva: ‘Io so che questo Arnaldo La Barbera non lo lasciava in pace, capendo che era un soggetto fragile. Lui mi ha sempre detto che non c’entrava nulla con la strage ma che gli avevano promesso la libertà e denaro'”.