MILENA – Ieri, in orario antimeridiano, presso i locali della Biblioteca Comunale di Milena “L. Sciascia”, attigui al plesso dell’Istituto Comprensivo Filippo Puglisi di Serradifalco, sede di Milena, si è svolto un incontro tra i ragazzi della III A e III B della scuola media (coordinati dagli insegnanti Proff. Celestino Saia, Domenico Debilio e Maria Giulia Provenzano), e gli agenti della Polizia Postale di Caltanissetta (Sovrintendente capo Giovanni Fasciana e gli assistenti capo Claudio Luca Mammano e Vincenzo Domenico Carrubba). L’evento si inserisce all’interno di una serie di iniziative che i docenti coordinatori stanno svolgendo nell’ambito dei progetti PON sul bullismo, cyberbullismo, violenza sulle donne e prevenzione. La realizzazione delle attività progettuali, fortemente voluta dalla Dirigente Valeria Piera Rita Vella, segue le linee guida della prevenzione e la formazione didattico-educativa sui comportamenti e gli atteggiamenti da adottare nei confronti dei problemi che riguardano i rapporti che gli adolescenti hanno con i social network. Le relazioni dei Pubblici Ufficiali hanno evidenziato come la linea di demarcazione tra atti di bullismo, cyberbullismo e reati è molto sottile sia per essere adescati da persone senza scrupoli e morale sia quella, specie dopo aver superato i 14 anni, di commettere reati che sulla rete, lasceranno “tracce indelebili”. Il dibattito ha avuto il fine di rimarcare come in presenza di tali situazioni bisogna SEMPRE denunciare agli adulti (familiari, genitori, insegnanti, forze dell’ordine) i casi di cui si è vittime o spettatori: mai tenersi dentro quello che si subisce o a cui si assiste. Solo così sarà possibile contrastare queste forme dirette o indirette di violenza che lasciano segni tangibili nel vissuto delle vittime e che talvolta, istigano al suicidio. L’incontro, in perfetta armonia con la legge 71 del 29 maggio 2017, ha avuto l’obiettivo di veicolare il pensiero dei ragazzi che, con composta attenzione e attiva partecipazione, hanno avuto modo di comprendere i rischi non solo morali ma anche penali che le sanzioni della norma impongono. Il bilancio dell’incontro – affermano i docenti coordinatori – può essere considerato molto proficuo in quanto, le tematiche trattate coinvolgono sinergicamente tutte le agenzie educative (scuola, famiglia, ambienti sociali e religiosi), oggi più che mai, esposte a profonde riflessioni e all’avvio di urgenti percorsi di prevenzione per salvaguardare il futuro dei ragazzi che troppo spesso, vista la loro età adolescenziale, si trovano in situazioni facilmente influenzabili e volubili”.