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Turismo, Assoturismo: “Riparte ma ancora -16 mln pernottamenti”

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Turismo, Assoturismo: “Riparte ma ancora -16 mln pernottamenti”

Agi |
Dom, 27/03/2022 - 09:32

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Il turismo riparte, ma caro-energia e tensioni internazionali rimandano a data da destinarsi il ritorno ai livelli pre-pandemia. Nel primo trimestre di quest’anno si stimano complessivamente 12,1 milioni di arrivi turistici, e 41 milioni di pernottamenti, ancora circa 16 milioni in meno (-28%) rispetto allo stesso periodo del 2019, l’ultimo senza restrizioni. E’ quanto emerge dalle stime elaborate da Assoturismo Confesercenti.

 Una ripartenza, dunque, sotto le attese degli operatori: nonostante la crescita rispetto ai primi tre mesi del 2021 – che pero’ erano stati quasi azzerati da chiusure, zone rosse e restrizioni – il differenziale con i livelli pre-pandemia resta purtroppo ancora significativo. Italiani e stranieri. A pesare e’ soprattutto l’affievolirsi della ripresa degli stranieri: nei primi tre mesi dell’anno i pernottamenti di italiani si sono assestati sul -18% rispetto al pre-covid, quelli dei turisti esteri sul -38%, circa 10 milioni in meno. 

A mancare all’appello gli extra-europei, per il trascinamento dell’incertezza da pandemia e per l’impatto del caro-carburanti sui voli di lungo raggio; ma la crisi russo-ucraina ha fatto crollare da fine febbraio anche le prenotazioni dall’Europa dell’est. Sotto la media pure le presenze Usa, mentre resistono quelle da Francia, Germania e Spagna. 

Caro-carburante e weekend. L’incidenza del caro-carburante si e’ fatta sentire anche sul turismo domestico: a marzo il 37% degli italiani ha ridotto gli spostamenti con mezzo privato per fronteggiare gli aumenti alla pompa, che sui viaggi della fine settimana hanno un’alta incidenza: per un’automobile privata a benzina fino ad oltre il 30% in piu’ per una tratta di 200 km.

Nei primi tre mesi del 2022 le localita’ di interesse storico e artistico hanno intercettato circa il 34% del movimento complessivo, quota simile a quella della montagna. Il 10% circa ha scelto la costa, mentre il 4,3% campagna e collina. Nel confronto con il 2019, pero’, il bilancio e’ negativo per tutti i prodotti, soprattutto dove la quota straniera e’ di solito rilevante.

 Continuano le difficolta’ per citta’ d’arte (-39% di presenze sotto i livelli pre-pandemia) costa (-24%) e montagna (-21%), che ha scontato la mancanza di neve. Resistono invece meglio campagna e collina (-9%), dove il turismo italiano e’ predominante. “Eravamo convinti che nel 2022, superata la fase critica,covid“, commenta Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti.

“Purtroppo, le tensioni internazionali pesano sulla ripresa della domanda straniera, e la stangata su carburanti, luce e gas su quella italiana. Anche le prospettive per Pasqua e primavera non sono delle migliori, con numerose disdette per aprile e maggio. Bollette e viaggiare per la guerra rischiano di condizionare i viaggiatori piu’ del pandemia, che ormai fa meno paura. E’ quindi ancora necessario sostenere il comparto: subito con promozioni, grandi eventi e misure per il lavoro; sul medio-periodo con investimenti in digitalizzazione ed ecosostenibilita’, per modernizzare il sistema ricettivo ed intercettare nuove tendenze di consumo”