“Non ho un pregiudizio sul terzo mandato per i sindaci dei comuni fino a 15 mila abitanti. Ma si pone un problema di ricambio della classe dirigente”. E’ la posizione del presidente della Regione, Nello Musumeci , su un disegno di legge in discussione all’Assemblea regionale che consentirebbe ai sindaci dei comuni minori di riproporre la candidatura per la terza volta di fila.
“E’ chiaro – ha detto Musumeci- che se ne parla ormai dal 2023”. Sui tempi della riforma elettorale la posizione del presidente della Regione coincide con quella del presidente dell’Ars, Gianfranco Micciche’, che ha chiesto subito alla commissione affari istituzionali di non passare il ddl in aula. “Questa discussione – ha aggiunto Musumeci – pone un problema: nei piccoli centri si deve puntare sulla continuita’ o sul ricambio? La verita’ e’ che non ci sono piu’ i luoghi, come i consigli comunali, dove si forma la classe dirigente. Oggi un giovane di 25 anni e’ costretto ad aspettare molto prima di assumere incarichi istituzionali”.
Un altro problema e’ rappresentato dalle indennita’: nasce l’esigenza di rimodularle per evitare, ha sottolineato Musumeci, di “tornare al notabilato”. “In questo modo – ha proseguito – saremo costretti a rivolgersi a chi ha gia’ un reddito adeguato. E per questo finiremo per chiedere lumi all’Agenzia delle entrate?