“Non avevo dubbi sul fatto che il sindaco di Mussomeli fosse un masochista. Dal suo ragionamento circa i dipendenti comunali che percepiscono il sussidio, emergono almeno due grandi criticità che denotano scarsa conoscenza della materia. La prima: parla di risorse impegnate nelle mense scolastiche, nei lavori di manutenzione e servizi comunali. Peccato che tali mansioni non sono configurabili come lavori socialmente utili, i quali sono invece: la cura della persona, dell’ambiente, nel territorio e della natura; la cura dello sviluppo rurale montano e dell’acquacoltura; il recupero e riqualificazione degli spazi urbani e dei beni culturali. Lui utilizza risorse per attività lavorative e come tali dovrebbero essere trattate, con un regolare contratto di lavoro. In caso contrario si tratta di lavoro nero, non riconosciuto, in quanto tali lavoratori non hanno contributi versati, anzi sono retribuiti con l’assegno sociale”. Lo afferma il vicecapogruppo di Forza Italia all’Ars, on. Michele Mancuso.
“La seconda criticità – conclude il Parlamentare – fa riferimento alla proroga per la prosecuzione dell’attività di tali risorse. Ma questa deve essere fatta in ottica di una loro stabilizzazione. Se il Comune di Mussomeli non è nelle condizioni di stabilizzare, non può neanche avvalersi dell’istituto della proroga. Piuttosto Catania avrebbe dovuto dare la possibilità a tali risorse di transitare nel bacino preposto, già esistente dal 2016 e dal quale attingono gli Enti che possiedono la capacità economica per consentire la loro stabilizzazione. Invece continua a parlare pur sapendo di avere il carbone bagnato. La smetta e pensi davvero a questi padri e madri di famiglia in ostaggio della mala burocrazia”