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Musumeci riceve ambasciatore Messico: “Creare ponte con Sicilia”. Tappa anche a Caltanissetta

Visita ufficiale al Palazzo Orléans per l’ambasciatore del Messico in Italia, Carlos Garcia de Alba Zepeda. A riceverlo, nella sede della Regione Siciliana, il presidente della Regione, Nello Musumeci. 

Fra i temi affrontati nel corso dell’incontro, l’obiettivo comune di incentivare le opportunità reciproche di investimento del settore turistico, dell’agricoltura e del vino per maggiori e future occasioni di sviluppo e scambio fra la Sicilia e il Messico.
«La Regione Siciliana è pronta a promuovere e intensificare gli incontri, sia in Sicilia che in Messico, – ha detto il presidente Musumeci – abbiamo tutta la buona volontà di organizzare eventi con operatori del turismo, del settore agricolo e vitivinicolo, con la collaborazione e il coinvolgimento delle associazioni di categoria e degli imprenditori».

L’ambasciatore ha tenuto «a ringraziare la Regione Siciliana per l’accoglienza nei confronti dei 300 messicani, che hanno scelto di vivere in Sicilia, sparsi in tutte le province, di cui l’80 per cento donne e che si sono ben integrati e che si trovano tutti molto bene nell’isola». 
Il diplomatico ha anche anticipato la prossima nomina del console onorario di Sicilia.

«Da decenni abbiamo un consolato onorario in Sicilia, con sede a Palermo, e sono già state avviate le procedure di nomina del nuovo console, Alberto Tasca d’Almerita, giovane imprenditore siciliano». Il governatore si è congratulato per la scelta del candidato in quanto testimonianza di valorizzazione della Sicilia all’estero.  Il diplomatico ha rivolto un invito formale al presidente per una visita in Messico, oltre alla sua partecipazione il prossimo 2 luglio in occasione dei festeggiamenti del centesimo anniversario dalla fondazione della sede dell’ambasciata del Messico in Italia (1922).

Un ponte tra la Sicilia e il Messico. E’ quello su cui sta lavorando Carlos Garcia de Alba, 63 anni, ambasciatore del Messico in Italia che in questi giorni e’ nell’isola per incontrare politici, imprenditori e rappresentanti delle categorie sociali ed economiche. Carlos Garcia de Alba ha una carriera diplomatica ricchissima di incarichi ed esperienze in diversi Stati ed organizzazioni internazionali.

Ha un particolare legame con il nostro paese, specialmente con la citta’ di Roma, dove ha studiato all’universita’ Sapienza. “Sono molto legato alla Sicilia e all’Italia – dice l’ambasciatore – Per questo sono venuto in Sicilia per rilanciare i rapporti tra i due paesi sia commerciali che turistici. Al momento il volume di scambi commerciali tra il Messico e la Sicilia e’ di 50 milioni di euro. Troppo pochi per un paese come il Messico che ha 128 milioni di abitanti. Al momento il rapporto pende tutto verso la Sicilia. Su dieci euro di scambi nove sono dalla Sicilia verso il Messico e uno solo dal Messico verso la Sicilia”.

La comunita’ messicana in Sicilia e’ composta da 300 persone per lo piu’ donne divise per lo piu’ tra Palermo e Catania. L’ambasciatore nel suo tour in Sicilia fara’ anche tappa a Caltanissetta nel centro per migranti dove c’e’ un messicano.

“Ci sono tanti motivi per creare rapporti commerciali tra la Sicilia e l’Italia e il Messico. Esiste un trattato, rafforzato proprio in questi mesi, che prevede scambi commerciali a dazio zero tra il Messico, gli Stati Uniti e il Canada – aggiunge l’ambasciatore – Basterebbe creare una base logistica in Messico e i prodotti siciliani e italiani potrebbero arrivare in nord America passando dal Messico senza pagare dazi. Il mio paese sta investendo in Italia 2 miliardi di euro. Siamo passati da un Pil dove l’80% era rappresentato dalle voci di gas e petrolio. Adesso questi prodotti pesano sul nostro prodotto interno solo per il 4%. Questo grazie ad un processo tecnologico di riconversione.

Siamo leader nella produzione di salumi, negli avocado, nella costruzione di auto e di macchinari. I parchi acquatici in giro per l’Italia sono messicani. Cosi’ come il sistema di irrigazione per il prosecco e’ made in Messico. Ci sono grandi possibilita’ anche per il turismo. Solo 180 mila italiani ogni anno vanno in Messico e 160 mila messicani che arrivano in Italia. Bisogna lavorare per incrementare questi numeri e per farlo serve un collegamento diretto giornaliero tra il mio paese e l’Italia. Anche su questo mi sto adoprando”.

L’ambasciatore rispondendo a una domanda sui cartelli e sulle mafie messicane ha detto: “I cartelli sono presenti in alcune zone del Messico, non sono in tutto il Messico. Come voi sapere bene l’organizzazione criminale e’ qualcosa che crea problemi nella gestione di un paese. Ma io rispondo con una ricerca fatta dalla Camera di Commercio Italiana. E’ stato chiesto agli imprenditori se e’ il caso di lasciare il mio paese o restare e aumentare i rapporti economici e commerciali. La stragrande maggioranza ha risposto che e’ bene aumentare e accrescere i rapporti commerciali”.

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