Dal Vallone

Mussomeli, Festa San Giuseppe in tempo di pandemia. Sabato vespri solenni e domenica celebrazioni di messe

MUSSOMELI – Benemerita la categoria dei falegnami che in paese, nel passato, hanno rappresentato un ceto sociale familiare ed amicale, disponibile a rispondere alla richiesta d’interventi di maestranza ai propri clienti; un discreto numero di falegnami che hanno esercitato tale mestiere, distinguendosi ognuno per le proprie peculiarità. Una categoria che da oltre un secolo ha curato l’organizzazione esterna della festa di San Giuseppe con la fiaccolata dei falegnami, la sera della vigilia, in giro per le vie del paese, e poi, con la processione del Santo Patriarca nel giorno della festa. Una ricorrenza, con le sue tradizioni all’interno dell’omonima Congregazione, che, nel passato, ha visto riuniti nei sette mercoledì antecedenti la festa, i congregati in attesa di celebrare con solennità l’evento. E non sono mancati, in tali circostanze, i momenti conviviali, consolidati nel tempo, per “preparare la festa” con entusiasmo ed impegno. Una tradizione, purtroppo, affievolita nel tempo in considerazione del vistoso assottigliamento della categoria, ridotta, purtroppo, al lumicino. Si registra, comunque, da alcuni anni, un tentativo di ripresa, grazie a volenterosi giovani artigiani che intendono continuare la tradizione e coltivare tale culto. Intanto,  domani sera a Mussomeli, alle ore 18,  nella chiesa Madre, dove si venera il Santo, sono previsti i Vespri solenni  in onore di San Giuseppe e domenica alle ore 9,30, alle 11,00 e alle 18,00 celebrazioni di Sante Messe. Da due anni con ricorrenza ridimensionata nei festeggiamenti, causa pandemia.

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