MUSSOMELI – La vicenda nasce nel 2007 allorquando la ditta Iper trade s.r.l. chiedeva al Comune di Mussomeli il rilascio della concessione edilizia per poter realizzare un centro commerciale da edificare nel sito urbano nei pressi dell’attuale anfiteatro comunale.
Data la natura e la grandezza dell’opera, si rendeva necessario, prima, variare il PRG (Piano Regolatore Generale) del Comune di Mussomeli e, poi, valutare l’impatto dell’opera sul territorio. Pertanto, l’allora amministrazione comunale procedeva a convocare le due obbligatorie conferenze di servizi. Tuttavia, la ditta Ipertrade, lamentando il fatto che il Comune di Mussomeli avesse inutilmente allungato i tempi per il rilascio della concessione edilizia, impugnava il provvedimento che convocava la seconda conferenza di servizi e, nel 2016, avviava un giudizio nei confronti del Comune di Mussomeli per chiedere il risarcimento del danno per ben oltre un milione di euro. La società, infatti, lamentava che, a causa del comportamento del Comune di Mussomeli, fosse sfumata la possibilità di edificare il centro commerciale e di rivenderlo a terzi, con la conseguente perdita di guadagno per circa 1.200.000,00 euro che, dunque, veniva chiesto al Comune di Mussomeli a titolo di risarcimento del danno. Resisteva in giudizio il Comune di Mussomeli, difeso dagli avvocati Giancarlo Pellegrino e Sandro Di Carlo i quali, riuscivano a provare che la perdita dell’affare non era dipesa dal mancato rilascio della concessione edilizia da parte del Comune e che, inoltre, parte della documentazione e dei contratti, prodotti dalla Ipertrade srl, non era opponibili al Comune, contestando, infine, la prova del danno subito. Con sentenza dell’11.3.2022, il Tribunale Amministrativo Regionale di Palermo, accogliendo la tesi degli avvocati Pellegrino e Di Carlo, respingeva il ricorso della Ipertrade srl e negava il risarcimento chiesto. “Si tratta di un importante risultato per il Comune di Mussomeli – spiegano i legali –, soprattutto dal punto di vista economico\finanziario, dal momento che, se fosse stata accolta la domanda di risarcimento del danno, il Comune avrebbe subito un gravissimo pregiudizio economico, soprattutto nell’attuale momento di ricrescita post dissesto finanziario”.