Coltivare le giovani menti e incentivarle allo sviluppo cognitivo e creativo abbattendo qualsiasi barriera sociale ed economica.
È questo l’intento delle attività promosse dal Rotary Club Caltanissetta che, anche durante la presidenza di Francesco Daina, rispetta la sua missione e orienta le sue energie per combattere la marginalità sociale.
“In sinergia con i soci abbiamo
deciso di finanziare dei laboratori destinati a bambini con minori opportunità.
Sentiamo il dovere di contribuire alla qualità della vita dei nostri
concittadini aiutando i loro figli e contribuendo a farli crescere come
cittadini consapevoli” ha spiegato il presidente che ieri, con la segretaria Gabriella
Urso e in rappresentanza di tutto il club service, ha ufficialmente dato inizio
alla collaborazione con l’associazione Sant’Agata.
Il progetto, che ha incluso anche altre attività similari avviate nella parrocchia San Domenico di Caltanissetta, è destinato a circa 30-40 bambini della scuola primaria.
Si tratta di corsi di chitarra, ceramica e scacchi, attività pensate non soltanto con finalità ricreative ma con l’intento di stimolare l’ingegno, la creatività e le soluzioni euristiche.
Le realtà alle quali si sono appoggiati, in questo caso l’associazione Sant’Agata, svolgono un grande lavoro di sensibilizzazione, rilevazione delle necessità e accoglienza dei bambini nei locali adiacenti all’omonima chiesa. Dopo questa prima, fondamentale fase, gli attivissimi ed energici volontari, però, hanno bisogno anche di un aiuto dall’esterno. Supporto materiale, come ad esempio viveri, indumenti o altro materiale di prima necessità, ma anche intellettuale.
“Ringraziamo il club service per la sua disponibilità e avere scelto i nostri bambini come destinatari di questo progetto – hanno commentato i volontari di Sant’Agata -. Per combattere la povertà educativa e favorire l’inclusione in tutti i livelli della società è necessario insegnare già da piccoli a cercare una prospettiva che possa ottimizzare al massimo le loro opportunità e ad acquisire autonomia, prima cognitiva e, successivamente, economica”.
Tutti “buoni propositi” che possono essere realizzati solo se – come ogni giorno fa l’associazione nissena presieduta da Padre Sergio Kalizak – ci si prende cura di ciascun bambino tendendogli la mano.
I laboratori avviati dal Rotary Club Caltanissetta rispondono esattamente a queste esigenze.
“Il nostro intento va ben oltre il semplice studio degli accordi di una chitarra o di come muovere le pedine in una scacchiera. Si tratta di mostrare un’opportunità differente, provare a far appassionare questi bambini ad attività sane che potrebbero potenziare le loro facoltà intellettive, pratiche o sportive e, magari, per qualcuno di loro potrebbe diventare in futuro anche un lavoro o trasformarsi in un importante progetto di vita” ha proseguito il presidente Daina.
Del resto le “conseguenze correlate” a queste attività sono ben note e confermate da studi scientifici.
Le potenzialità di abituare all’ascolto e alla riproduzione della musica, la ricerca di soluzioni alternative a quelle che appaiono in superficie o la capacità di potenziare la motricità fine.
Da un mucchietto di creta può nascere un’opera d’arte; da una posizione scomoda si può uscire per arrivare allo “scacco matto”, dalle dita che si muovono su una corda può nascere una grande sinfonia. Tutte metafore di un futuro che ciascun bambino può crearsi.
E anche da una situazione di difficoltà o da quella che può sembrare una tragedia personale può nascere qualcosa di grande e di meraviglioso. Il Presidente del Rotary Club ha voluto sottolineare che le chitarre, i poggia piedi e i foderi, attrezzatura base per il corso di chitarra che sarà tenuto dal maestro Giovanni Vitale, sono stati acquistati grazie a una donazione effettuata in memoria di Maria Pia Punturo, una socia scomparsa prematuramente.
Il corso di scacchi, invece, sarà realizzato con il supporto del circolo scacchistico “L’alfiere” di Caltanissetta e il Rotary si è già impegnato a iscrivere alla federezione tutti i bambini che parteciperanno al corso. “Non ci basta insegnare loro come si gioca. Desideriamo che si mettano alla prova partecipando alle competizioni ufficiali e chissà che non emerga un giovane talento”.
Il corso di ceramica, infine, sarà curato da Giovanna Condorelli, docente del liceo artistico, che ha messo a disposizione non soltanto la sua competenza ma aprirà le porte del suo laboratorio. Sarà lì che i bambini impareranno a manipolare la creta.
“E’ una grande opportunità per i bambini che ci vengono segnalati e affidati – hanno concluso dall’associazione Sant’Agata -. Le difficoltà economiche della vita quotidiana hanno messo in ginocchio molte famiglie e il nostro compito è quello di sostenerle con le necessità primarie. Invitiamo tutti coloro i quali vogliono conoscere la nostra realtà o contribuire con il proprio supporto materiale o intellettuale, a venirci a trovare nei locali di via Re d’Italia, accanto la chiesa Sant’Agata il lunedì e il mercoledì dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30”.
Come recita lo slogan stampato nelle pettorine e nelle felpe blu cielo delle volontarie, “la vera povertà e non saper donare”.