Cronaca

Caltanissetta, processo Saguto. Parte civile: “Abbiamo visto aziende cannibalizzate, titolari sul lastrico”

“Abbiamo visto aziende cannibalizzate e spolpate all’osso, come la ‘Logistica e servizi’, un’azienda florida che aveva dei rapporti di clientela molto importanti, anche in campo internazionale e tutto questo è stato polverizzato in virtù di un patto scellerato”.

Sono le parole dell’avvocato Antonio Pecoraro, legale di parte civile di Rosaria Abbate, ex socia dell’azienda ‘Logistica e Servizi’ che fu sequestrata dall’ex giudice Silvana Saguto, quando era Presidente della sezione Misure di prevenzione. “La mia assistita si è trovata sul lastrico e la famiglia si è trovata a elemosinare denaro per sopravvivere”. Pecoraro è intervenuto nel corso della discussione del processo d’appello a carico dell’ex giudice e del suo ‘cerchio magico’.

“Abbiamo visto lo svilimento delle funzioni giudiziarie per i fatti oggetto di condanna in primo grado – dice ancora l’avvocatio Pecoraro – In primo grado è stato dimostrato il patto corruttivo tra la Saguto e l’avvocato Cappellano Seminara per la nomina dello stesso ed è abbastanza chiaro che vi fosse un rapporto speciale, malato tra la Presidente Saguto e l’avvocato Cappellano e questo ha portato a perdere di vista che l’oggetto della misura di prevenzione e dell’amministrazione giudiziaria che per questo rapporto corruttivo aveva bisogno di fagocitare denaro per rimpinguare le casse della famiglie che erano sempre depauperate per comportamenti scellerati”. Per il legale “si perdeva di vista il bene della misura di prevenzione e della figura del’amministratore giudiziario”

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