A Caltanissetta, nell’Aula Magna dell’I.I.S.S. Sebastiano Mottura, anche quest’anno continua il percorso educativo sulle Malattie Sessualmente Trasmesse (MST), organizzata dal Distretto Rotary 2110 Sicilia e Malta, per l’anno 2021/2022 governatore il dott. Gaetano De Bernardis, con il patrocinio dell’Assessorato dell’istruzione e della formazione professionale e assessorato salute della regione Siciliana.
Tematica quanto più importante se si considera che l’OMS (organizzazione mondiale della sanità) ha individuato, come obiettivo prioritario, la lotta alle malattie sessualmente trasmesse, in considerazione che sono in netto aumento soprattutto nelle giovani generazioni, a causa di un abbassamento dell’età del primo rapporto sessuale e dell’assenza di educazione sessuale nelle scuole.
La conferenza, dopo l’introduzione della Dirigente Laura Zurli e del Presidente del Rotary Club di Caltanissetta Francesco Diana, è stata seguita dalle relazioni di Giuseppe Giannone (nella foto), Presidente della Commissione distrettuale “Malattie sessualmente trasmissibili” del Distretto Rotary 2110, Medico specialista in Ginecologia e Giuseppe Sportato, Dirigente medico dell’Unità Operativa Malattie Infettive dell’Ospedale S. Elia di Caltanissetta, con la moderazione della Professoressa Stefania Cammarata.
Le informazioni trasmesse agli studenti del terzo e quarto anno dell’ Istituto, con linguaggio semplice e comprensibile, hanno l’obiettivo di portare a conoscenza degli alunni i fattori di rischio che favoriscono lo sviluppo delle malattie, sterilità, tumori, gravidanze e come evitarli, le strategie da seguire per prevenire o, dove ciò non risultasse possibile, per diagnosticarli tempestivamente, in modo da poterli curare efficacemente, assicurando la guarigione.
Le malattie sessualmente trasmissibili, infatti, costituiscono un problema a cui, senza alcun dubbio, la nostra società deve porre massima attenzione, in modo da rendere coscienti e consapevoli i ragazzi idi tutti i rischi a cui si può andare incontro, attraverso i rapporti sessuali non protetti, in considerazione anche del fatto che si è ancora abbastanza lontani dall’inserimento nella Scuola di specifiche campagne di informazione didattica a cui, tuttavia, gli istituti scolastici cercano di sopperire grazie al lavoro dei docenti e agli esperti che al loro interno prestano il loro tempo.
Le relazioni sono state ascoltate con grande interesse dagli studenti che, al termine, hanno sollevato numerose domande agli esperti, a testimonianza del bisogno formativoqualificato di cui hanno bisogno i ragazzi su tematiche per loro molto attuali.