Si e’ sempre detto: vanno tutti gli amici di Amadeus al Festival, da Fiorello in giu’, tranne Jovanotti. E lui arriva dopo 3 anni come piace al conduttore: all’ultimo momento, tra annunci e smentite, e felice di improvvisare. Per verso la vittoria nella gara delle cover Gianni Morandi, della cui canzone in gara e’ autore, con un medley di loro successi (‘Occhi di ragazza’, ‘Un mondo d’amore’,’Ragazzo fortunato’ e Penso positivo’ ), facendo balzare in piedi tutto l’Ariston che balla e applaude. Dopo la vittoria, Jova urla felice: ‘Abbiamo vinto, Gianni!’. Non solo: fa salire l’eterno ragazzo al secondo posto nella classifica, dietro Mahmood e Blanco, che si sono piazzati dietro di lui nelle cover con una versione eterea de ‘Il cielo in una stanza’.
Elisa scivola al terzo posto dopo l’interpretazione di ‘Che sensazione’. Jovanotti regala anche molto altro del suo talento all’Ariston. Recita la poesia ‘Bello Mondo’ di Mariangela Gualtieri dedicandola agli studenti in Dad. “La poesia mi ha aiutato in questi due anni – ha spiegato – la poesia ti lascia davanti un abisso, tu sei li’ in mezzo e riesci a non sentirti solo perche’ ti rendi conto che, nell’arco del tempo, la poesia ti ha parlato di cose che tu neanche sapevi, risponde a domande che manco ti eri fatto, e’ una compagnia importante la poesia”.
E celebra “Il Festival degli amici”. “Gianni, con cui ho vissuto una esperienza, Fiore che ci guarda plaid e il mio amico Amadeus. Se mi è stato chiesto come saresti stato 35 anni fa quando faceva un bellissima programmino su Rai1, avrei detto: Amadeus sara’ cosi’: preciso, professionale, simpatico, sorridente, bellissimo, in una sola parola: bravo”. Jovanotti ha rievocato i tempi in cui “Claudio Cecchetto aveva riunito intorno a se’ degli ‘scappati di casa’ come Fiorello, Gerry Scotti, Linus, gli 883 .
C’erano i ragazzi di via Panisperna che avevano fatto degli studi che hanno portato alla bomba atomica e noi, che facevamo ‘bombettine’ di allegria”. Il piu’ acclamato della serata dopo Jovanotti non e’ un cantante ma un Maestro. Dopo essere risultato positivo al Covid, Beppe Vessicchio, negativizzato, puo’ tornare finalmente all’Ariston, per dirigere la cover scelta da ‘Le Vibrazioni’. Salito sul palco, Vessicchio si saluta battendo il pugno con Amadeus e viene accolto dagli applausi e dai cori del pubblico “Ve-ssi-cchio, Ve-ssi-cchio”.
Il gruppo, insieme a Sophie and the Giants, si cimenta in una cover di ‘Live and Let die’, il brano scritto da Paul McCartney per la colonna sonora dell’omonimo film di James Bond. Beppe Vessicchio accompagna al pianoforte l’interpretazione del gruppo. Maria Chiara Giannetta, la terza donna che affianca Amadeus, porta in dote un emozionante monologo sulla disabilita’. Invita sul palco dell’ Ariston i non vedenti che le hanno fatto da consulenti per il personaggio interpretato nella fiction “Blanca”, su una donna che ha perso la vista a 12 anni e vuole entrare in polizia, e racconta le loro storie.
L’attrice invita i presenti a chiudere gli occhi e “ascoltare, con tutti i sensi”. “Quando e’ iniziato questa avventura, cinque persone sono state i miei guardiani, parola che vuol dire custodire, sorvegliare, eppure i miei guardiani erano ciechi”, spiega Giannetta, presentando Michela, che le aveva dei video che la mostra mentrevano eseguiva le attivita’ quotidiane, come preparare il caffe’.
“Michela vive con un tempo dettato solo da lei: non corre, non ha fretta e ho scoperto grazie a lei che quando voglio mi posso fermare”. Ecco poi “Marco e Sara, conosciuti in un teatro di posa, luoghi pieni di posti assurdi dove si muovevano con attenzione e calma e non avevano difficoltà Sanremo e’ proprio il Festival degli amici, e c’e’ spazio anche per un saluto al campione dei Dj, Gigi D’Agostino, da parte di Amadeus. D’Agostino vive da mesi un tempo molto difficile, per gravi problemi di salute, e il suo allievo non lo dimentica nemmeno nel suo momento piu’ felice.