Oggi pomeriggio si è riunita la conferenza provinciale dei Sindaci, durante la quale sono state affrontate tematiche importanti per la sanità provinciale.
Con il primo punto, promosso dal sindaco di Mussomeli, si è approfondita la situazione all’interno dell’ospedale di Mussomeli e si sono evidenziate le procedure per il reclutamento di personale medico anche dall’estero ed in particolare dall’Argentina.
Con il secondo punto sono state affrontate le tematiche relative al paventato smembramento dell’asp provinciale e al posizionamento sul territorio delle somme individuate dal PNRR, in particolare il sindaco di Caltanissetta ha evidenziato la gravità dell’eventuale smembramento dell’azienda sanitaria provinciale che comporta l’ennesimo depauperamento delle risorse del territorio a danno dei cittadini ed in particolare dei cittadini bisognosi di cura ed assistenza. Per quanto riguarda gli interventi previsti dal PNRR, il sindaco di Caltanissetta ha evidenziato che tale decisione è stata presa dall’assessore Razza senza consultare i territori e quindi senza coinvolgere i sindaci che sono i responsabili della sanità. Tali interventi sono stati condivisi da tutti i sindaci presenti molti dei quali hanno sottolineato la necessità di un confronto con l’assessore Razza che seppur invitato, non era presente ne in presenza ne per delega.
Per quanto riguarda gli interventi programmati del PNRR, il direttore generale dell’ASP, Ing. Caltagirone, comunicando che c’è la possibilità di migliorare il piano di intervento, si è reso disponibile ad un confronto in sede di conferenza dei sindaci successivamente all’audizione presso la competente commissione dell’ARS, al fine di valutare insieme le proposte di modifica provenienti dai sindaci.
I sindaci esprimono soddisfazione per la disponibilità manifestata dalla direzione strategica che può essere utile per costruire una seria offerta sanitaria sul territorio, ma sottolineano che sul punto relativo allo smembramento dell’azienda sanitaria provinciale, l’assessore Razza non ha replicato e non ha fatto pervenire alcun genere di giustificazione, dimostrando ancora una volta, di non tenere in considerazione le realtà territoriali rappresentate dai sindaci.