Sulla popolarità del poker c’è poco da dire ma probabilmente non tutti sanno che esistono almeno una decina di varianti e sottovarianti del gioco di carte francesi più conosciuto al mondo. Omaha e Omaha Hi-Lo, 5 Card Omaha e 5 Card Omaha Hi/Lo, Courchevel, Seven Card Stud, Razz, Horse e Badugi sono solo alcune delle alternative rispetto alle regole originarie. Fra tutte, la versione italiana e il celebre Texas hold’em.
Queste due, tra l’altro, sono state oggetto anche del lungo processo di smaterializzazione dei giochi nel Nuovo Millennio, finendo per essere disponibili anche in formato applicazione o su portali dedicati dove, ad esempio, è possibile cimentarsi in una partita con gli amici o altri utenti da remoto. Il tutto è confermato anche da una lista delle tipologie di bonus casino online, che consentono anche a chi non ha mai toccato una carta francese nella sua vita, di testare il gioco e impararne le basi senza alcun esborso economico. Intanto, peró, può essere utile avere un breve vademecum delle regole di poker italiano e Texas hold’em da cui estrapolare, per logica, le principali differenze.
Poker italiano. La versione italiana del poker (che intanto a dicembre ha superato i 326 milioni di spesa online) nasce alla fine dell’Ottocento e viene chiamato anche Poker alla francese o Five Card Draw. Per giocare basta un mazzo di 52 carte, ma per stabilire quelle che servono realmente è necessario sottrarre all’undici il numero dei partecipanti: ad esempio, con 6 giocatori si utilizzeranno solo le carte dal 5 all’asso (11-6=5). La distribuzione delle 5 carte da parte avviene in senso orario. Dopo la puntata “invito”, obbligatoria, si procede all’apertura da parte di ogni player. Può avvenire solo in caso di una coppia “vestita” con figure (Jack, Donne o Re) a meno che non si tenti un’apertura al buio. Finita l’apertura inizia la fase del cambio carte, fino ad un massimo di 4 per giocatore. Vince la mano chi: A) punta e non viene seguito da nessun giocatore: B) mostrando le carte, ottiene il punteggio più alto degli avversari. Ecco, infine, la tabella dei punteggi in ordine crescente: carta alta, coppia, doppia coppia, tris, full house, colore, poker, scala reale, scala reale massima.
Texas hold’em. Ogni giocatore riceve due carte coperte personali (hole cards) mentre il dealer distribuisce prima due carte scoperte e poi tre, comuni a tutti i giocatori: chiunque può utilizzarle assieme a quelle personali per totalizzare il migliore punteggio. I giocatori puntano prima e dopo la girata di ogni carta. Per restare in gioco e vedere la successiva, tutti i player devono versare nel piatto la stessa quantità di fiches. La mano migliore vince il piatto. Azioni consentite: passare, fare check, puntare, vedere e rilanciare. Caratteristiche di gioco: buio (blind), preflop, flop, turn, river e showdown. Buio: il giocatore alla sinistra del mazziere punta una somma che corrisponde al piccolo buio (small blind) e il successo punta obbligatoriamente il doppio (big blind). Preflop: dopo aver visto le proprie carte, ogni giocatore può entrare in gioco vedendo (call) o rilanciando il grande buio. Flop: il mazziere pone sul banco tre carte scoperte comuni per i giocatori attivi che puntano e rilanciano come in precedenza. Turn: i player rimanenti puntano e rilanciano sulla base di una quarta carta scoperta comune. River: esattamente come il turn, con una carta ulteriore. Showdown: ogni giocatore scopre le carte e si calcola il punteggio vincente.
Differenze sostanziali. In breve: il poker all’italiana, che intanto è stato conquistato dall’Intelligenza Artificiale, consente di utilizzare solo le carte personali mentre il Texas hold’em è più articolato e si sviluppa con carte condivise e scoperte, mostrate progressivamente dal dealer con l’avanzamento del gioco.