CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Poco tempo fa Orgoglio Nisseno pubblicamente ha evidenziato lo stato di depressione economica in cui versa la nostra cittadina, relegata agli ultimi posti della classifica del Sole 24Ore per qualità della vita.
In quella circostanza si faceva notare che uno degli ambiti più in crisi, ormai da diversi anni, è quello del mercato immobiliare che si è caratterizzato per un progressivo deprezzamento degli immobili.
In riferimento a quest’ultimo ambito, si fa notare che il valore venale in comune commercio delle aree fabbricabili rappresenta la base imponibile per il calcolo della relativa Imu.
Nonostante l’Amministrazione comunale, in ottemperanza al regolamento di settore, abbia la facoltà di aggiornare annualmente le suddette basi imponibili tenendo conto dell’andamento del mercato immobiliare, esse non vengono modificate dal 2012.
Da allora il mercato immobiliare ha subito una progressiva contrazione che avrebbe dovuto determinare una proporzionale riduzione dell’Imu delle aree fabbricabili.
Il suddetto tributo, in effetti, oggi a Caltanissetta risulta inspiegabilmente sproporzionato rispetto ai reali valori di riferimento e, quindi, vessatorio per i cittadini che ogni anno devono pagarlo.
Tenendo conto di alcuni parametri quali la zona della città in cui è collocato il fondo e la sua reale edificabilità, in alcuni casi il tributo imposto ha un valore fino a tre volte superiore rispetto a quello che dovrebbe avere.
In un tempo di grande incertezza economica determinata dalla pandemia, con un’inflazione dilagante che riduce il potere di acquisto, con all’orizzonte l’ulteriore rincaro dell’energia elettrica, l’Amministrazione comunale potrebbe dare un segnale di vicinanza ai cittadini riducendo la tassazione locale, soprattutto quando la stessa si presenta iniqua ed ingiusta.
La Corte di Cassazione, infatti, in più pronunciamenti ha affermato che la questione del rispetto del principio di capacità contributiva nelle aree fabbricabili, sancita dall’art. 53 della Costituzione, riguarda la individuazione dell’esatta entità del valore venale del terreno valutato in concreto.
È per questo motivo che Orgoglio Nisseno propone all’Amministrazione comunale, previa consultazione degli operatori del settore immobiliare, profondi conoscitori dell’argomento, di provvedere prima possibile all’aggiornamento delle basi imponibili per il calcolo dell’Imu delle aree fabbricabili, allineandole all’attuale valore di mercato.
In questo modo tale tributo verrebbe percepito dai contribuenti nisseni come più equo e giusto, si eviterebbe quindi un dispendioso contenzioso il cui esito sfavorevole per il Comune è scontato, e una buona fetta della popolazione ne avrebbe un sensibile risparmio in termini di minore imposizione fiscale con evidente beneficio per l’economia cittadina.
Orgoglio Nisseno