MUSSOMELI – Il comunicato dell’Anpi “Bella Ciao” Sezione di Mussomeli: “Le vicende che hanno caratterizzato una comunità, lontane o vicine che siano, continuano a vivere nel presente in termini di elaborazione di una coscienza comune, nonché di una graduale consegna della memoria storica dalle vecchie alle nuove generazioni. Così è per Mussomeli che ogni 17 febbraio ricorda i “Fatti dell’acqua” del 1954. Com’è noto, i contorni degli episodi di quei giorni ricalcano una situazione di generale malcontento da parte della popolazione per la mancata erogazione dell’acqua. Alla folla di manifestanti riunitasi – come atto di protesta – davanti al municipio le forze dell’ordine intimarono di disperdersi per ordine del sindaco, assente sul posto. Il panico generatosi tra i manifestanti messi in fuga dal lancio di lacrimogeni portò come immediata conseguenza alla morte di quattro persone, calpestate dalla folla, e al ferimento di numerosissime altre, tra
cui un bambino di soli 7 anni. Come locale sezione ANPI, è nostra intenzione innanzitutto onorare la memoria delle vittime di quella
giornata: Vincenza Messina (25 anni), Onofria Pellitteri (50 anni), Giuseppina Valenza (72 anni) e Giuseppe Cappalonga (16 anni). In occasione di questo doloroso anniversario, il 68° quest’anno, ci permettiamo di cogliere alcuni aspetti che possano fungere da spunto per presenti e future riflessioni: la legittima rivendicazione collettiva di diritti fondamentali, la narrazione sincera e veritiera di un evento storico che ha segnato la comunità intera, il concetto di giustizia sociale. Il direttivo della sezione ANPI “Bella Ciao”.
L’Anpi di Mussomeli ricorda “I fatti dell’acqua del 1954”
Gio, 17/02/2022 - 07:30
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