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CLEVER: parte da Caltanissetta l’incubatore d’impresa del Centro Sicilia nato per trasformare i sogni in realtà

Marcella Sardo

CLEVER: parte da Caltanissetta l’incubatore d’impresa del Centro Sicilia nato per trasformare i sogni in realtà

Mer, 02/02/2022 - 09:03

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Clever sarà un collante capace di sostenere e accompagnare lo sviluppo delle start-up nelle loro prime fasi di origine

È stato firmato a Caltanissetta il protocollo d’intesa che parte dal cuore dell’isola e si estende al Centro Sicilia. Sei realtà differenti che si alleano per creare un unico progetto a sostegno e beneficio del territorio per promuovere una sana cultura imprenditoriale.

A mettere la firma che sancisce l’impegno, nero su bianco, sono stati Campari Group (Amaro Averna), GAL “Terre del Nisseno” Soc. Cons. a.r.l., Agenzia Formazione IterEgo, Cooperativa Sociale Etnos, Associazione Giovani Soci Banca Sicana e Associazione Digital Mindset.

Si sentono spesso tante idee potenzialmente vincenti che restano soltanto “chiacchiere da bar” e non hanno un reale sviluppo. Si pensa – a torto – che il territorio non offra nulla ed è così che tanti cervelli fuggono via pensando che altrove le loro idee possano prendere vita. E’ necessario, invece, sostenere i potenziali imprenditori, i talenti creativi e quella “sana follia” che porta a investire su un progetto che potrebbe creare sviluppo non soltanto per l’imprenditore che lo mette in atto ma per tutto il bacino di competenza.

Clever servirà proprio a questo. Sarà un collante capace di sostenere e accompagnare lo sviluppo delle start-up nelle loro prime fasi di origine, un incubatore d’impresa che offrirà spazi, servizi e vicinanza tra i vari professionisti.

L’obiettivo è quello di puntare a sfruttare l’intelligenza del territorio, quella da cui prende il nome lo stesso progetto “Cleaver” (appunto “intelligenza” se il termine viene letteralmente tradotto dall’inglese) che non va interpretata secondo una visione tradizionale di “capacità di attribuire un conveniente significato pratico o concettuale ai vari momenti dell’esperienza” bensì aperta ad ambiti multipli così come è stata concepita e raccontata dallo psicologo Edward Gardner.

Creatività, ambiente, tecnologia digitale, strategia di analisi, racconto emotivo. “Intelligenza” è tutto questo e tanto altro ancora.

Un’idea imprenditoriale, infatti, nasce dal guizzo geniale di una persona o da un riflessivo percorso evolutivo costruito da un ragionamento condotto da più persone. E poi avanza, sfruttando le differenti potenzialità personali, per trasformarsi in un progetto concreto e realizzabile.

Per far questo talvolta è utile o necessario avere un supporto di un esperto che abbia conoscenza del contesto o degli strumenti da poter utilizzare. Ed è in questo momento che entra in campo l’incubatore d’impresa. Tutti gli attori coinvolti potranno dare il loro contributo e si disporranno immediatamente al servizio di quegli utenti che si affacceranno a questa realtà.

Clever vuole promuovere la cultura imprenditoriale nel centro Sicilia sostenendo la nascita di nuove imprese ad alto valore innovativo e improntate anche sull’economia civile – hanno commentato i promotori. Vogliamo sottolineare il valore sociale dell’impresa nel territorio in cui opera affiancando, attraverso un percorso di formazione/consulenza, i team/start-up nel loro percorso di crescita imprenditoriale con singolare attenzione a quelle iniziative che vogliono introdurre innovazioni di processo, di prodotto/servizio per i settori dell’agroalimentare e del turismo sostenibile”.

Tutto inizierà dalla conoscenza del territorio, della sua specificità, dal suo valore aggiunto e, ovviamente, dalle sue criticità. E poi si procederà facendosi supportare per la conoscenza dei servizi finanziari, strategie di marketing, digitalizzazione e sviluppo sostenibile.

Per comprendere fino in fondo il potenziale di questo incubatore d’impresa è necessario analizzare i partner coinvolti, le loro specificità e best practies da poter studiare, rimodellare e attuare con successo. Impossibile sintetizzare il contributo effettivo che ciascuno offrirà al contesto globale ma è possibile almeno averne un’idea.

L’Associazione Digital Mindset interverrà promuovendo la conoscenza e l’utilizzo delle competenze digitali spiegando come questa vadano ben oltre l’utilizzo tradizionale della rete internet, del marketing e dei social ma si possa estendere alla parte operativa della produzione e che questa può essere funzionale anche in contesti di piccole e medie imprese come quelle attualmente presenti nel territorio del Centro Sicilia.

L’Associazione Giovani Soci Banca Sicana lavorerà portando le proprie competenze economiche finanziarie in modo da aiutare le aziende a conoscere il sistema finanziario, le possibilità legate alla richiesta di prestiti o finanziamenti e tutto ciò che rimanda a queste tematiche e può essere implementato in modo sinergico nell’azienda.

L’Agenzia Formazione IterEgo si occuperà di trasferire conoscenze e know how che possano trasformare la conoscenza teorica in applicazione pratica.

Il GAL “Terre del Nisseno” Società Consortile a r.l. si proporrà come cultore e conoscitore del territorio in modo da proporsi come collante tra l’idea imprenditoriale e gli obiettivi da poter raggiungere suggerendo legami e circuiti interessanti da poter intraprendere.

La Cooperativa Sociale Etnos si mostrerà la sua conoscenza in ambito di impresa sostenibile in modo da offrire un valore aggiunto non soltanto all’imprenditore in quel momento interessato ma anche a tutto il suo bacino d’utenza in una visione proiettata nel medio e lungo termine.

Il Campari Group (Amaro Averna), infine, potrà guidare l’impresa verso un percorso di promozione efficace del prodotto o servizio realizzato fornendo competence e formazione basandosi sulla sua esperienza rinomata a livello internazionale.

Quando per la prima volta ci si avvicina al mondo dell’imprenditoria è facile commettere degli errori per inesperienza o poca cognizione di un ambito. Il rischio, in questo caso, è il fallimento di una buona idea e il mancato indotto che potrebbe derivare dal successo di quella realtà.

Creare un incubatore d’impresa che possa, a raggera, supportare l’aspirante imprenditore durante le prime fasi di nascita e sviluppo della start up, consente di arricchire l’intero territorio.

La firma del protocollo e la creazione di una rete, però, non è il traguardo finale ma solo l’inizio di questo ambizioso progetto che, con il coinvolgimento di tutti gli altri attori della società può trasformarsi in un vero volano di sviluppo per tutto il territorio. Un obiettivo virtuoso che le sei realtà coinvolte desiderano centrare.

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