In 23 hanno chiesto di costituirsi parte civile nell’udienza preliminare che si e’ celebrata questa mattina all’aula bunker del carcere di Caltanissetta nell’ambito della cosiddetta inchiesta “Montante bis” nei confronti di 13 imputati tra esponenti politici, rappresentanti delle forze dell’ordine e imprenditori. Il gup Emanuela Carrabotta, scogliera’ la riserva nell’udienza fissata per il 26 febbraio. Pubbliche amministrazioni, imprenditori e giornalisti nell’elenco.
Hanno chiesto di costituirsi parte civile i ministeri dell’Interno, dell’Economia e della Difesa, gli assessorati regionali all’Energia e alle Attivita’ produttive, la Regione siciliana, la Camera di commercio di Caltanissetta, il Comune di Caltanissetta; l’ex assessore regionale Marco Venturi; Pietro Di Vincenzo, Salvatore Moncada, Ismail Mohammed Kalil, Giuliana Geraci; Gianpiero Casagni, Vincenzo Basso, Tullio Giarratano, Umberto Cortese, Alfonso Cicero, Pasquale Tornatore, Salvatore Iacuzzo, Filippo Scalzo, Giuseppe Amato e Salvatore Petrotto.
Tra gli indagati oltre all’ex paladino antimafia, Antonello Montante, anche l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, gli ex assessori Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, l’ex commissario Irsap, Maria Grazia Brandara, gli imprenditori Giuseppe Catanzaro Rosario Amaru’ e Carmelo Turco; Vincenzo Savastano vice questore aggiunto all’epoca dei fatti della polizia presso l’Ufficio di frontiera di Fiumicino; Gaetano Scillia, capocentro Dia di Caltanissetta dal 2010 al 2014; Arturo De Felice, direttore della Dia dal 2012 al 2014; Giuseppe D’Agata, colonnello dei carabinieri e Diego Di Simone Perricone, ex capo della security di Confindustria.
Secondo la procura di Caltanissetta, gli indagati avrebbero fatto parte del cosiddetto “Sistema Montante”. La procura di Caltanissetta contesta presunti finanziamenti illeciti che sarebbero stati erogati per sostenere la campagna elettorale dell’ex governatore Crocetta. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere, corruzione, abuso d’ufficio e finanziamento illecito ai partiti.