Salute

Caltanissetta ‘killer’ di manifestazioni, Tony Maganuco: “La citta’ che va contro sé stessa…”

Tony Maganuco

Caltanissetta ‘killer’ di manifestazioni, Tony Maganuco: “La citta’ che va contro sé stessa…”

Mer, 23/02/2022 - 16:38

Condividi su:

CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. La storia della mia città la conosco abbastanza, ma la domanda che mi pongo è: Ma Caltanissetta, perché fa di tutto per distruggere le cose che funzionano?  Mi limito a chiedermelo nel campo degli eventi. Beh, la risposta me l’ha data la storia.

Negli sessanta Caltanissetta aveva tre importanti manifestazioni:

– Il FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL JAZZ che si svolgeva al Supercinema.

– Il FESTIVAL NAZIONALE DEL FOLKLORE che si svolgeva in Piazza Garibaldi

– La FIERA CENTROSICULA che si svolgeva (i primi anni) allo stadio Palmintelli

Negli anni 70’ nascono:

– Il SETTEMBRE NISSENO svolto allo stadio Palmintelli e via Don Minzoni.

– Il CONCORSO INTERNAZIONALE VINCENZO BELLINI in teatro

Negli anni 90/20

– FESTIVAL CITTA’ DI CALTANISSETTA concorso nazionale per giovani talenti.

– MEDMODA festival internazionale della moda nel mondo.

– CONCERTI LIVE allo stadio Tomaselli, palasport Palacarelli.

– MUSICA CONTRO TUTTE LE GUERRE rassegna della musica del mediterraneo

– MUSICALMUSEO Concorso Musicale Internazionale rivolto agli alunni delle medie

– KALATNISSAFILM FESTIVAL Concorso internazionale di cortometraggi

– “SICILIA IN”, concorso internazionale “Michele Abbate”. Concorso di danza.

Quindi morti: Il festival internazionale del jazz, il festival del folklore, la fiera centrosicula. Con l’aggravante che risultano disperse nella guerra con la politica.

Morte apparente del settembre nisseno, perché negli ultimi anni hanno provato a metterlo in vita, ma l’originale buon settembre si rivolta nella tomba.

Il concorso Vincenzo Bellini, malgrado le sue 52 edizioni, (ed arriviamo agli anni nostri), la giunta decise di metterla in pensione mentre il suo ideatore, Maestro Pastorello, ci lasciava per miglior vita. Il figlio dopo qualche tentativo per tenerlo in vita, ha alzato bandiera bianca.

I concerti live. Qualche imprenditore, sfruttando la centralità, voleva fare di Caltanissetta il polo dei megaconcerti in Sicilia.  Arrivò il meglio dei vip della musica, Poi una malattia sconosciuta colpì gli impianti comunali e provinciali. Beh chiamarla cecità politica e dir poco.

IL Med Moda è in coma farmacologico assistito dal suo organizzatore. Non apre il sipario da 3 anni. L’organizzatore riferisce che non ha mai avuto il piacere di parlare con gli attuali amministratori neanche con invio di pec e messaggi, senza risposta.

Musica contro tutte le guerre, bellissima idea che portava la migliore espressione della musica del mediterraneo. Dopo 4 anni, gli organizzatori furono costretti a firmare qualche cambiale per il contributo promesso dalla politica e mai arrivato.

MusicalMuseo portava circa 500 alunni delle scuole medie da tutta Italia, l’attuale Amministrazione ha considerato il comportamento dell’organizzatore poco chiaro sotto certi aspetti ed ha declinato i contributi.

KaltaNissaFilmFestival: Vetrina per i corti film dopo 9 anni è andata in pensione sempre per causa del diniego dei contributi. Per tutta risposta gli ideatori l’organizzarono in un piccolo paese del nord.

Sicilia In, concorso internazionale di danza. Purtroppo poche mesi fa è deceduta la sua organizzatrice, Proprio per lei mi auguro vada avanti,

Festival città di Caltanissetta è praticamente l’unica manifestazione ancora in vita. Ma lo è per la testardaggine del suo organizzatore, perché sotto l’aspetto imprenditoriale certamente è un’operazione decisamente stupida. Ho avuto notizia che l’organizzatore attende di essere convocato dalla commissione comunale per il futuro. Alla luce delle dichiarazioni del tipo” se fosse per me non darei un euro a queste manifestazioni che devono camminare da sole…Beh un assessore poco informato ed un bel po’presuntuoso, non vedo un bel futuro.

Quindi mi pongo una semplice domanda: ma perché in questa città, abbiamo la tendenza a distruggere le cose che funzionano, sotto i punti di vista e che fanno conoscere Caltanissetta in tutto la nazione e nel mondo. Perché?

Perché emarginiamo registi teatrali riconosciuti e rispettati in tutta Italia?

Perché emarginiamo ottimi registi video, attori ed organizzatori professionali?

Non riesco a trovare una risposta. Anzi una c’è.

Come diceva Oriana Fallaci: “Che senso ha rispettare chi non rispetta noi? Che senso ha difendere la loro cultura o presunta cultura quando essi disprezzano la nostra?”

Ad maiora