Agricoltura tra crisi e caro bollette. Pignatone (M5S): “Stiamo lavorando per aiutare le aziende agricole. Ecco le nostre proposte”

CALTANISSETTA. A proposito della questione legata all’emergenza liquidità per il settore agricolo a seguito della crisi e del caro bollette, s’è espresso il deputato nazionale del M5S on. Dedalo Pignatone facendo un’analisi della situazione e parlando anche delle proposte che intende mettere in campo per dare una soluzione a questi problemi.

“È un periodo di grandi difficoltà quello che stanno attraversando le imprese siciliane e di tutta Italia impegnate nel settore agroalimentare – ha detto l’on. Pignatone – Con l’aumento dei costi dell’energia e il rincaro dei prezzi delle materie prime, moltissime aziende sono costrette a ricorrere alla liquidità corrente per coprire le spese di gestione. Per di più, a breve inizieranno i pagamenti delle rate dei prestiti Covid ottenuti durante il 2020, così come stanno anche per scadere i crediti concessi alle imprese per fronteggiare la crisi causata dalla Pandemia.

Il problema è che l’accumularsi di queste difficoltà sta diventando un peso insostenibile per tantissime aziende, il che potrebbe provocare una crisi ancora più grande che porterebbe inevitabilmente alla chiusura di moltissime attività. In Commissione Agricoltura, con il MoVimento 5 Stelle, stiamo lavorando per sostenere il comparto agricolo e zootecnico che, specialmente per la nostra regione, sono un pilastro fondamentale dell’economia e pertanto meritano di essere salvaguardate.

Il nostro obiettivo –ha proseguito Pignatone – è quello di offrire un nuovo strumento della durata di almeno 18/24 mesi, che consenta di ammortizzare le imminenti scadenze legate al rimborso dei prestiti ricevuti negli ultimi due anni. Le risorse si potrebbero trovare facilmente prelevandole da altri capitoli di spesa a programmazione di medio-lungo periodo. Questo nuovo aiuto però, non dovrà presentarsi come un ulteriore debito da accumulare a quelli precedenti, ma dovrà essere affiancato a una raccomandazione, in modo tale da non aumentare i rischi delle aziende beneficiarie.In questo caso le garanzie occorrenti potrebbero essere affidate a Ismea, che certamente sarebbe in grado di agire nel minor tempo possibile. La garanzia pubblica si attesterebbe a copertura del 50% del rischio assunto dalla banca.

Questo sarebbe certamente un vantaggio rilevante in quanto, allo stato attuale, per molte aziende sarebbe difficile ottenere altro credito dalle banche senza garanzia pubblica. Potremmo così costruire un sostegno importante in grado di proteggere tutto il comparto agroalimentare, patrimonio della nostra regione e di tutto il Paese.  Successivamente, con l’aiuto dei fondi previsti dal Pnrr, punteremo a realizzare interventi inerenti alle fonti di energia rinnovabile e alla logistica, in modo tale da potenziare la produttività delle imprese, renderle più indipendenti dal punto di vista energetico e abbassare i costi di produzione”.

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