Per il ciclo “Incontri con l’autore”, organizzato dall’Amministrazione comunale di Caltanissetta e coordinato dall’Assessore alla cultura Marcella Natale, mercoledì 8 dicembre alle ore 18 al Teatro Regina Margherita di Caltanissetta è atteso Pietrangelo Buttafuco.
Dopo Silvana Grasso e Simonetta Agnello Hornby sarà il giornalista e scrittore di origini ennesi a presentare a Caltanissetta, in compagnia della giornalista Ivana Baiunco, il suo ultimo libro “Sono cose che passano” edito da La Nave di Teseo, uscito solo un mese fa e già alla terza edizione.
Ambientato nel cuore della Sicilia del secondo
dopoguerra, “Sono cose che passano” racconta la storia del barone di dubbia
nobiltà Rodolfo Polizzi che sposa Ottavia, principessa di Bauci, e la porta con
sé a Leonforte, un paese dell’entroterra di Sicilia. In quell’estate del 1951
dove, poco lontano, sull’isola di Vulcano Roberto Rossellini s’innamorava di
Ingrid Bergman e, a Capo d’Orlando, Lucio Piccolo con i fratelli Casimiro e
Agata Giovanna – zii di Ottavia – ricevevano il jet set internazionale, a casa
del candido Rodolfo arrivava Lucy Thompson, la compagna di college della moglie
a svegliare i trascorsi di gioventù della principessa, tutti di strani riti e
sabba studenteschi. Sotto gli occhi della signorina Lia, entusiasta testimone
di una stagione elettrizzante, mentre il barone Polizzi si ammala e la
principessa si lascia sedurre da un capomastro, l’intera Leonforte si trasforma
in un pandemonio. Ma qualche anno dopo Carlo Delcroix, un eroe soldato – cieco
e mutilato – la spinge a una scelta cruciale, ma forse vana. Un romanzo seducente
e infuocato come la Sicilia, un divorzio all’italiana che Pietrangelo
Buttafuoco trasforma in un moderno Faust al femminile.
Il Teatro Regina Margherita di Caltanissetta si prepara poi ad ospitare il secondo spettacolo della stagione 2021/2022 inaugurata da un eccelso Leo Gullotta e che martedì 14 dicembre ospiterà una delle più grandi attrici italiane, Galatea Ranzi, interprete di “In nome della madre”, spettacolo scritto da Erri De Luca e prodotto dal Teatro Biondo di Palermo, dove ha appena debuttato.