“Quanto è brava la consigliera comunale del PD a Caltanissetta Annalisa Petitto nel ricordare puntualmente la classifica stilata da Italia oggi che fotografa un dato: il capoluogo nisseno occupa la posizione n. 101 su un totale di 107 province, per qualità della vita. Punta il dito contro tutti: Amministrazione cittadina targata M5S, con cui però la consigliera dimentica che il suo partito ha stretto alleanze pressocché dovunque – fino al governo regionale e, come ciliegina sulla torta, mette in scena una caccia alle streghe contro l’on. Michele Mancuso, reo di essere il colpevole dei disastri economici e sociali della provincia – in realtà è lo stacanovista del territorio, tra la gente e per la gente 365 giorni l’anno”. Lo afferma una nota di Forza Italia per la provincia di Caltanissetta.
“Peccato però – continua il documento – che quando si tratta di guardare in casa propria, la strepitosa memoria della consigliera svanisce, si dilegua nel nulla dei suoi attacchi pretestuosi. E si perché a ridosso della fine del mandato targato Ruvolo, in cui il Pd ha recitato un ruolo da protagonista, non ricordiamo una situazione migliore. Citando i dati de ‘Il Sole 24Ore’, per qualità della vita nel 2018 Caltanissetta occupava la posizione n. 100, mentre per ricchezza e consumi la n. 102; per livello occupazionale la penultima posizione (n.106) e la terzultima per PIL pro capite. Addirittura all’ultimo posto per l’elevato tasso migratorio fuori dai propri confini. La lista è ancora lunga, ma per decoro ci fermiamo qui”.
“Vorremmo dire alla consigliera – conclude la nota – che forse sarebbe stato il caso di agire in sinergia per cambiare in meglio le posizioni di queste classifiche. Ma ha preferito cadere nel gioco della demagogia spicciola, volgere lo sguardo altrove piuttosto che sulle rovine della propria casa. Per noi la porta al confronto è sempre aperta, perché per onestà intellettuale anche noi non siamo fieri di queste poco lusinghiere classifiche – sia quelle di qualche anno fa a trazione PD, che l’ultima pentastellata.
Tutto ciò serve per fare emergere un dato: non ci si può improvvisare amministratori di una città. Occorrono competenze e umiltà per aprire al dialogo, per un confronto costruttivo. Aspetti che a Caltanissetta mancano da anni. Per non parlare del Governo nazionale, in cui da almeno 10 anni a questa parte il Partito democratico è il regista incontrastato di una serie di fallimenti e disastri, citando la consigliera Petitto, “sia a livello economico che socio-occupazionale”.