Nell’autunno 2021 la percentuale di italiani che preferisce evitare di digitare pin sulla tastiera o maneggiare Pos ha raggiunto il 74%, portando il parziale dell’anno al 71%.
E’ quanto emerge dall’ultimo Osservatorio di SumUp, la fintech leader nel settore dei pagamenti digitali e soluzioni innovative cashless, che sottolinea come, per quanto riguarda i pagamenti contactless, si sia passati da una media del 53% nel 2019, a quella del 66% nel 2020 e con il 71% del 2021, mostra una crescita del 34,1% rispetto al 2019 e del 7,8% sul 2020.
A confermare la tendenza a pagare senza contanti sono anche i commercianti: nel 53% dei casi, secondo un sondaggio condotto da SumUp nell’ottobre 2021, affermano di aver notato da parte dei clienti maggiore propensione a pagare cashless. Ad apprezzare il contactless sono soprattutto gli avventori di bar e club che in 8 casi su 10 preferiscono pagare senza contatto, spiega il rapporto. Di fatto, questa categoria di commercianti mostra tra il 2019 e il 2020 una crescita del 15%, mentre nel 2021 l’aumento e’ contenuto (4%), ma permette di consolidare la posizione. Seguono i commercianti del settore Food&Grocery (77,7% di transazioni contactless), e le edicole, passate dal 57,2% del 2019 al 77,3% del 2021. Significativa la crescita tra il 2020 e il 2021 del 16% registrata dai merchant del settore musica, concerti e cinema, che scala la classifica e passa dal 14 al 4 posto. La crescita si manifesta in tutta Italia a livello regionale, anche se in misura minore rispetto a quella osservata nel 2020. Sono soprattutto le regioni del Sud Italia a spiccare nell’utilizzo della tecnologia “senza contatto” nel campo dei pagamenti con carta: la Campania e’ al primo posto, con una quota di pagamenti contactless che si attesta al 74,8% nel 2021. Al secondo e terzo posto compaiono anche Calabria (74,7%), e Molise (872,7%), mentre subito fuori dal podio si piazzano Sicilia (72,5%), Puglia (72,3%) e Basilicata (71,8%). In Top 10 anche Umbria (71,5%), Abruzzo (71,2%), Lombardia (70,3%) e Lazio (70%). Si tratta tuttavia delle stesse regioni che registrano la crescita minore rispetto allo scorso anno: ad esempio, Campania e Calabria sono salite soltanto del 3%.
“Sicuramente il 2020 e’ stato l’anno della svolta, ma e’ bene notare come nel 2021 la tendenza sia stata mantenuta e la crescita continui, seppure in modo piu’ lento. Bisogna, infatti, considerare da una parte la sempre maggiore predisposizione dei commercianti ad accettare pagamenti tramite carta, supportati anche dal credito d’imposta del Governo; dall’altra, l’aumento della soglia per i pagamenti contactless senza pin a 50 euro, affiancata dalla diffusione di device come smartphone e smartwatch, che consentono di pagare in modalita’ contactless e velocizzare cosi’ le operazioni in cassa”, commenta Umberto Zola, Country Growth Lead Italia di SumUp. “Pagare con smartphone e’ infatti quanto mai veloce, oltre che comodo, essendo uno strumento che si ha sempre a portata di mano e che difficilmente, al contrario del portafoglio, si dimentica a casa. Inoltre, una transazione di pagamento contactless con carta o con telefono, richiede in media la meta’ del tempo impiegato per un pagamento in contanti”.
Rispetto al 2020, invece, e’ l’Emilia Romagna a mostrare la crescita piu’ interessante (del 16%), che le consente di scalare 3 posizioni, dalla 19 alla 16 , nella classifica delle regioni piu’ contactless con il 66,6% di transazioni senza contatto. La Liguria, che sia nel 2019 che nel 2020 chiudeva la classifica, e’ cresciuta del 15%, portandosi al 18 posto, mentre il fondo e’ ora occupato dal Veneto (64,3%), nonostante una crescita del 12%. Negativo invece l’andamento in Valle d’Aosta, che con una crescita del 5% si posiziona in fondo (al 19 posto). Discorso analogo per quanto riguarda le province: nel 2021, SumUp identifica una crescita generalizzata, ma comunque meno evidente di quella emersa lo scorso anno. Al primo posto Reggio Calabria (77,3%), seguita da Caserta (76,7%), e Vibo Valentia (76,4%); spazio poi a Isernia, Napoli, Trapani, Enna (tutte sopra il 74%), Avellino, Palermo e Taranto (73,7%). Migliorano anche le province del Nord come Bolzano, che detiene la crescita piu’ importante (25%): tuttavia, non le e’ sufficiente a scalare la classifica e dalla 106 posizione raggiunge solo la 94 . Meglio invece La Spezia che cresce del 20% e passa dall’85 posto al 36 . “Gli italiani stanno cogliendo tutte le possibilita’ offerte dai pagamenti digitali, apprezzando sempre di piu’ i pagamenti contactless che rappresentano un modo sicuramente smart, sicuro e veloce per effettuare le transazioni in cassa. Le percentuali di utilizzo sono in aumento in tutte le regioni e in tutti i settori: la rivoluzione cashless e’ in atto e sara’ difficile tornare al contante, ora che commercianti e consumatori se ne stanno allontanando sempre piu’. Inoltre, e a partire dal 2022, passera’ da 2.000 a 1.000 euro la soglia a partire dalla quale sara’ vietato fare transazioni con banconote”, conclude Zola.