Una condanna, due assoluzioni e un rinvio a giudizio. Il gip presso il Tribunale di Ragusa , Ivano Infarinato, ha condannato a due anni di reclusione – pena sospesa – Giovanna C., insegnante di 58 anni che nel 2019 era in servizio in un asilo nido di Ragusa.
Era stata una mamma a rivolgersi ai carabinieri della stazione di Ibla per segnalare che nell’asilo nido che frequentava sua figlia stava accadendo qualcosa che meritava attenzione. Aveva raccolto diverse lamentele oltre al disagio manifestato dalla sua piccola che qualche volta non voleva proprio andare a scuola.
Indagini scattate immediatamente, delicate per l’eta’ dei bimbi e “lampo”, per la tutela dei piccolissimi, avevano permesso ai carabinieri a cui venivano affidate le indagini coordinate dalla Procura di Ragusa, di riprendere sette episodi di maltrattamento ai bambini nell’arco di qualche settimana. Alla maestra si contestava di avere dato schiaffi, strattoni, intimorito con rimproveri eccessivi i bambini e aver obbligato in due occasioni i bimbi ad ingoiare il cibo che non volevano mangiare. Un’altra insegnante, che ha assistito ai maltrattamenti e non li ha denunciati, e’ stata per questo rinviata a giudizio, con rito ordinario: in quel momento era incaricata di pubblico servizio.
Sono state assolte invece due operatrici socio assistenziali, perche’ per il ruolo “materiale” svolto, non erano obbligate dalle norme a denunciare. Il giudice bambini ha disposto anche una provvisionale di 1.500 euro ciascuna in favore delle famiglie di tre maltrattati, rappresentate dagli avvocati Roberta Paparo, Chiara Battaglia e Gaetano Veninata che si sono costituite parte civile. L’insegnante condannata era stata posta ai domiciliari e per un periodo sospeso dal servizio.