Resi famosi dal cinema, gli ampi boulevard di Las Vegas e le decine di casinò aperti 24 ore su 24 sono entrati nell’immaginario collettivo ogni volta che si nomina la parola “gioco d’azzardo”. Nei decenni, altre mete si sono aggiunte alla lista dei paradisi degli scommettitori, come l’ex colonia portoghese di Macao, dove si riversano milioni di appassionati ogni giorno tra un dessert cantonese e una partita a blackjack. Considerati galline dalle uova d’oro, questi hub del gioco e l’imponente industria turistica che ne costituisce l’indotto sono stati, soprattutto dall’inizio della pandemia, messi in difficoltà dalla crescente popolarità delle sale online. Si pensi solo al caso di 22Bet Login in pochi secondi e migliaia di slot subito a portata di dito.
Il processo di acquisizione di un nuovo utente non potrebbe essere più diverso. L’affidabilità delle sale di Las Vegas non è mai messa in discussione, trattandosi di luoghi reali e tangibili, soggetti al monitoraggio costante delle autorità competenti. Lo stesso discorso vale per le licenze che ne autorizzano le operazioni, la cui veridicità non è messa in discussione, trattandosi di attività commerciali che si trovano sul territorio dello stato del Nevada e che non potrebbero altrimenti nemmeno esistere. La situazione si fa invece più complessa nel caso delle piattaforme online, che possono accettare utenti di un paese anche quando la concessione è stata emessa da un altro, come nel caso di Malta o Curaçao che sono tra le più popolari in Italia. Invece di entrare in una sala scelta solo in base alla generosità delle sue promozioni, gli utenti che optano per la rete dovranno dedicare del tempo a condurre una ricerca sull’affidabilità di ciascuna.
Dal punto di vista del marketing, conquistare una fetta di mercato è complesso in entrambi i casi, anche se da punti di vista diversi. Sempre prendendo Las Vegas come esempio, le sale devono contendersi un numero limitato di turisti, in gran parte statunitensi, invogliandoli con pacchetti che offrono alloggi e pasti a prezzi scontati o altri benefit da spendere nella città. Le piattaforme online concorrono invece tutte alla pari in un mercato sterminato a livello mondiale. A un’azienda non serve altro che sviluppare il proprio sito in versione multilingue, accettando metodi di pagamento popolari in ciascuno degli stati target, per avere immediatamente accesso a centinaia di milioni di persone.
L’assenza di indotto riduce le possibilità di marketing online rispetto alle sale tradizionali. Rivolgendosi a utenti che non devono recarsi fisicamente al casinò, magari con un lungo volo, le piattaforme non possono proporre stanze d’albergo a prezzo ridotto o firmare convenzioni con ristoranti e altri luoghi di intrattenimento. La fidelizzazione si basa quindi unicamente su una gamma la più ampia possibile di offerte per premiare ciascuna ricarica o per mettere gli utenti in competizione tra loro con tornei a montepremi. Allo stesso tempo, però, l’assenza di un luogo fisico e delle migliaia di addetti che lavorano ogni giorno nei casinò di Macao, per esempio, permette di ridurre al minimo i costi di gestione con un impatto positivo sulle vincite complessive. È noto, infatti, che il gioco online premia i vincitori in modo molto più generoso di quello delle sale tradizionali.
È proprio a proposito di soldi che spicca una delle caratteristiche del gioco online che stanno mettendo in difficoltà le attività tradizionali. Un casinò online può infatti offrire trasferimenti istantanei con pagamento immediato delle vincite realizzate in decine di valute diverse, incluse quelle digitali. Ci sono aziende leader del mercato, come Admiral in Italia, che stanno cavalcando l’onda del gioco in rete, riadattando le proprie sale fisiche per permettere ricariche e prelievi istantanei per i propri siti e app direttamente dai terminali VLT. Il mondo online ha saputo riproporre anche una costante dei vecchi casinò come i programmi VIP, arricchendoli di funzioni digitali che monitorano le spese degli utenti ed erogano punti e premi al raggiungimento di certe soglie.
Giocare in una sala reale ha un’atmosfera che è difficile da ricreare nell’anonimità di una app o nello schermo di un computer, accanto a cartelle di lavoro e social media. Sono in molti tra gli scommettitori di tradizione a non aver ancora ceduto al progresso digitale, preferendo un fine settimana a base di slot e partite di poker in un casinò oltreconfine alla comodità del proprio telefono. Gli utenti più giovani, soprattutto chi non avrebbe mai preso l’auto per Nova Gorica o Montecarlo, si sono invece convertiti immediatamente e con passione al gioco online. Come lo smart working, anche questa modalità permette di esplorare nuovi software dalla comodità di casa propria e del proprio dispositivo, senza occhi indiscreti o il rischio di vedersi “soffiato” il posto da un altro concorrente.
Chi vincerà la guerra, conquistando il mercato? Le scommesse, si fa per dire, sono ancora aperte. O magari i due mondi finiranno per convivere, rivolgendosi ciascuno a un pubblico diverso.