“La Citta’ Aurea. Urbanistica e Architettura a Caltanissetta negli anni Trenta”, curata dalla Soprintendenza dei Beni culturali di Caltanissetta sara’ inaugurata domani alle 18, nella sede dell’ex Palazzo delle Poste di Caltanissetta. Alla cerimonia saranno presenti il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, l’assessore dei Beni culturali e dell’Identita’ siciliana, Alberto Samona’, la dirigente generale dei Beni culturali Mariella Antinoro e la Soprintendente dei Beni culturali e ambientali di Caltanissetta, Daniela Vullo. L’esposizione, che e’ partita da Catania alla fine del 2019, sta interessando tutte le province, in un progetto che intende approfondire il tema delle trasformazioni nel tessuto urbanistico e architettonico della Sicilia nel periodo a cavallo tra le due guerre. Caltanissetta rappresenta il settimo appuntamento dopo quelli di Catania, Agrigento, Ragusa, Enna, Trapani e Messina. “Aggiungiamo, con vero piacere, l’ennesima tappa a questa pregevole rassegna itinerante – afferma il presidente Musumeci – che tocchera’ tutti i capoluoghi di provincia dell’Isola. Cosi’, anche a Caltanissetta, accendiamo i riflettori su uno spaccato di storia dell’architettura del Novecento, quello del Razionalismo, che ha giocato un ruolo importante anche nello sviluppo delle citta’ siciliane.
La mostra rende omaggio a schiere di giovani professionisti che, ormai un secolo fa, ridisegnarono il profilo dei nostri centri urbani a cavallo tra le due guerre, con stile e approccio nuovo e, per certi versi, ancora attuale. Il nostro intento non e’ quindi solo celebrativo ma anche di riflessione, sulle dinamiche di crescita urbanistica e di tutela di un patrimonio monumentale che va meglio conosciuto e valorizzato come stiamo gia’ facendo con l’edilizia sacra, i teatri storici e quelli di pietra”. “L’esposizione – sottolinea l’assessore ai Beni culturali, Samona’ – approfondisce e documenta i temi specifici dell’architettura negli anni Venti e Trenta dello scorso secolo in provincia di Caltanissetta, mettendo in luce l’attivita’ di architetti, ingegneri e maestranze, che con le loro opere hanno determinato un radicale cambiamento nel panorama urbanistico del tempo, conferendo un nuovo volto alla citta’ e al suo territorio. Rileggere oggi le scelte architettoniche e stilistiche di quei tempi e’ un’operazione che ci aiuta anche a focalizzare l’attenzione sul successivo sviluppo edilizio irrazionale e sulla necessita’ di pensare e ripensare il futuro delle nostre citta’ secondo nuovi modelli e una visione che restituisca dignita’ e vivibilita’ ai contesti urbani”.