La fine della bella stagione coincide generalmente anche con la ripresa a pieno ritmo dello sport. A partire dai campionati nazionali e scendendo fino alle più semplici palestre di quartiere, normalmente durante l’estate le attività sportive si fermano o, quantomeno, rallentano. Un po’ per il caldo, un po’ perla coincidenza delle ferie, durante la stagione estiva è tendenzialmente normale mettere da parte le attività sportive, in vista della loro ripresa autunnale. Fra i vari sport che vengono praticati, soprattutto a livello amatoriale, gode di un successo particolarmente duraturo il futsal o calcio a cinque, noto ai più come calcetto. A prescindere dalla fascia d’età di riferimento, praticato in maniera indifferente da giovani studenti o da lavoratori, e spesso protagonista anche di iniziative lodevoli, il calcetto è una di quelle attività sportive che normalmente si fermano durante la stagione estiva. In vista di una sua ripresa a pieno regime, quindi, è bene non farsi trovare impreparati per la ripresa dei tradizionali incontri settimanali fra colleghi e amici.
Immancabili per ogni calciatore, compresi quelli di calcio a cinque, sono le scarpe. Le scarpe da calcetto, infatti, devono soddisfare requisiti ben diversi dalle loro controparti per i campi in erba. Il calcio a cinque è normalmente giocato al chiuso: il nome futsal, di origine sudamericana, ne dà ampia testimonianza, essendo una parola composta dai termini fútbol e salón, ossia calcio e salone. Di conseguenza, per giocare su fondi lisci è opportuno cercare scarpe apposite, con una suola gommata più somigliante alle classiche scarpe da ginnastica che non agli scarpini da calcio con i loro tacchetti. Nella pratica, comunque, sono molto più diffusi i campetti da calcetto all’aperto, caratterizzati da un fondo di erba sintetica e sabbia: in questi casi, dunque, la scelta migliore è quella di ripiegare su scarpe da calcetto con dei tacchetti in gomma, in grado di garantire una via di mezzo fra i classici tacchetti e le più aderenti suole in gomma.
Altra esigenza da soddisfare è quella legata a chi indossa quotidianamente occhiali per compensare carenze visive. Per quanto infatti esistano occhiali appositamente realizzati per attività sportive, con calciatori di livello internazionale che hanno trascorso l’intera carriera giocando con i più diversi accorgimenti, per il calcetto la scelta migliore è probabilmente quella di orientarsi su lenti giornaliere, soprattutto per ragioni di igiene. Le lenti a contatto di questo tipo, infatti, sono pensate per essere gettate dopo una giornata di utilizzo: annullano quindi la necessità di manutenzione e pulizia, cosa altrimenti fondamentale in campetti nei quali sono spesso presenti sabbia o altri materiali volatili. L’uso di lenti a contatto morbide è largamente diffuso in qualsiasi sport, a livello tanto agonistico quanto amatoriale, e risulta quindi ideale anche per il ritorno sui campi da calcetto.
Una caratteristica peculiare del calcetto all’aperto è quello di essere giocato su fondi sintetici, che combinati con la presenza di sabbia creano un costante rischio di abrasioni. Nonostante le dinamiche del calcio a cinque si prestino poco a scivolate o gesti simili, può comunque capitare di strisciare sul fondo di gioco, procurandosi escoriazioni particolarmente fastidiose. È quindi preferibile giocare con pantaloni lunghi per prevenire il più possibile l’eventualità, e nel caso del portiere è consigliabile pensare di scegliere delle protezioni aggiuntive per ginocchia e gomiti.
Infine, a proposito del portiere, capita spesso di chiedersi se usare o no guanti. Salvo alcune eccezioni, non sono diffusi guanti specifici per calcio a cinque, e anzi nelle partite agonistiche capita di vedere il portiere a mani nude o, tuttalpiù, con delle bende. Nel calcetto infatti, grazie al minor diametro della sfera, viene meno la necessità del lattice per garantire una miglior presa sul pallone. Di conseguenza si preferisce spesso giocare a mani nude o con delle bende per garantire una miglior sensibilità, indispensabile per un ruolo dove ci si trova spesso a lanciare velocemente il pallone con le mani. In caso si vogliano comunque utilizzare dei guanti, la cosa migliore è orientarsi su uno strato di lattice molto sottile.