Salute

Riapre la scuola: allo studio “super app” per Green Pass

Redazione 2

Riapre la scuola: allo studio “super app” per Green Pass

Lun, 06/09/2021 - 20:50

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Mentre i primi studenti tornano tra i banchi, il ministero dell’Istruzione, con il garante della Privacy e le parti sociali lavora alle linee guida per rendere attuativa la proposta del ministro Patrizio Bianchi di poter abbassare la mascherina al banco in classi ‘all-vax’, in cui cioè tutti gli studenti siano vaccinati.L’ipotesi, in realtà già contemplata nel decreto legge del 6 agosto scorso, ha sollevato dubbi sulla possibilità di emarginazione degli studenti non vaccinati.

“Stiamo lavorando per evitare qualsiasi rischio di discriminazione che nessuno vuole assolutamente fare e per dare un segnale forte di ritorno a una nuova normalità”, spiega Bianchi.L’idea “posta così ci sembra più uno spot che altro”, commenta con LaPresse Luca Ianniello, rappresentante della Rete Studenti Medi. “Noi siamo assolutamente favorevoli alla vaccinazione ma siamo in attesa di capire bene cosa succederà perché si rischia una sorta di discriminazione. Non si tiene conto delle varie complessità della questione”, afferma.

“Ci sono i ragazzi che non possono vaccinarsi e quelli che hanno un background familiare di contrarietà alla vaccinazione e non in tutti i contesti un ragazzo a 15-16 anni può andare contro a quanto gli viene detto dai genitori”, argomenta ancora Ianniello.Intanto è praticamente pronta la ‘super-App’ che consentirà di controllare più velocemente il Green pass del personale, richiesta avanzata più volte dai presidi. La nuova Piattaforma nazionale digital green certificate (Pndgc), realizzata da Sogei, metterà in contatto gli archivi del sistema Sidi del ministero dell’Istruzione, con i dati sanitari legati alla Piattaforma per il suo rilascio.

“Sarebbe stato preferibile averla già oggi, con i primi studenti tra i banchi, ma speriamo arrivi nei prossimi giorni”, sostiene Antonello Giannelli, presidente dell’Anp. Il ministro Bianchi non si dice preoccupato dalla ripartenza dell’anno scolastico, perché “ancora una volta la scuola ha risposto benissimo, più di altri settori, a questa richiesta del governo di sicurezza”, rivendica. Promette di eliminare le “classi pollaio”, termine che non ama. Quelle in sovraffollamento, con più di 27 studenti, fa sapere, sono il 2,9%, concentrate nelle scuole tecniche delle grandi periferie urbane. “Su questo noi abbiamo dato moltissime risorse: 22,5 milioni mirati sulle classe affollate e 270 milioni agli enti locali proprio per costruire nuove classi e nuovi spazi”.

Un intervento articolato che “supera la visione degli aiuti a pioggia”, per affrontare un problema che, si difende, “è sul tavolo da 30 anni”. Anche per questo, si prosegue con il piano assunzioni: il prossimo concorso ordinario per i docenti sarà avviato entro entro la fine dell’anno. “Quest’anno – ricorda Bianchi – abbiamo fatto 60mila assunzioni in ruolo, senza sanatorie, cioè facendo i concorsi. Abbiamo anticipato di 40 giorni l’immissione di tutti gli incarichi annuali.

L’impegno che abbiamo preso è che quando arrivano i ragazzi, il 13 settembre, tutte le persone che devono esserci ci saranno”.A rientrare, oggi, sono stati i 90.454 studenti di lingua tedesca, ladina e italiana dell’Alto Adige, che hanno aperto l’anno scolastico in anticipo. Dal 13 settembre, data indicata dal governo, torneranno tra i banchi gli studenti di Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Trentino, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, seguiranno i ragazzi della Sardegna (14 settembre), poi Campania, Liguria, Marche, Molise e Toscana (15 settembre), quindi Friuli Venezia Giulia e Sicilia (16 settembre), infine Calabria e Puglia (20 settembre).