Si sta per chiudere definitivamente la lunga carriera di Valentino Rossi in MotoGP. Nelle settimane scorse il nove volte campione iridato ha annunciato che a fine stagione avrebbe appeso la sua moto al chiodo, complice la stagione sottotono disputata dal 42enne di Tavullia. L’ultima gara disputata, a Misano, ne è la conferma, con un anonimo 17esimo posto che poco si abbina alla caratura del leggendario pilota italiano. Certamente un andamento non adatto ad uno come Vale, che ci ha sempre abituato a performance super, tanto che le scommesse sulla sua vittoria, sui principali bookmakers con bonus senza deposito immediato, nei mondiali passati, erano scontate.
Ecco quindi che iniziano le sue ultime volte. Come Martedì 21 e mercoledì 22 settembre, in cui Rossi ha affrontato gli ultimi due giorni di test della sua carriera. A fine giornata ha raccontato quali sono state le sue sensazioni: “È l’ultimo test quindi è un momento importante, ma sinceramente non mi mancheranno i test in futuro! Si tratta di lavoro duro, fisico e mentale. Ed è la parte difficile del nostro lavoro. Preferisco i weekend di gara!”.
La Honda
500 il test più memorabile della incredibile carriera
Insomma al pilota di Tavullia non mancheranno i test. Andando poi indietro con il tempo, c’è mai stato un test che lo ha divertito e stupito? Ecco la sua risposta: “Sono quelli quando ho provato per la prima volta una moto nuova. Quindi ricordo benissimo il primo test con la 250 ma soprattutto il primo test con la Honda 500 a Jerez, con Jeremy Burgess e Bernie Ansiau. Penso che fosse novembre o dicembre 1999. È stato molto impressionante. Dopo, ricordo il primo test della Honda quattro tempi che è stato a Suzuka dopo la 8 Ore. Abbiamo vinto la 8 ore con Colin Edwards e poi abbiamo fatto il test con la prima MotoGP. Ed era agosto 2001. L’altro test che ricordo molto bene è stato il primo test con la Yamaha, a Sepang, nel gennaio del 2004. La prima volta che ho provato la M1. Sempre insieme a Jeremy. Penso che questi siano i migliori test della mia carriera”.
Intanto con Petronas ci sono dei miglioramenti: “È stato abbastanza positivo, soprattutto il primo giorno perché non ho avuto nuovi elementi da provare, ma abbiamo cercato di concentrarci sulle regolazioni e su tutti i piccoli dettagli. Abbiamo trovato qualcosa di buono e avevo un buon passo. Ho migliorato il mio ritmo e anche il tempo sul giro è stato piuttosto buono”. Il prossimo Gran Premio in programma si terrà il prossimo fine settimana, sul circuito di Austin, in Texas.
Qual è il suo futuro?
In molti si chiedono quale sarà il futuro di Rossi. Vale non è solo un appassionato delle due ruote, ma anche delle quattro ruote e non l’ha mai nascosto. Probabilmente, come rivelato anche dallo stesso pilota, nel 2022 lo vedremo al volante di una vettura da corsa.
Le offerte non mancano e starà a lui decidere in quale campionato impegnarsi. “Abbiamo un sacco di offerte interessanti” ha dichiarato Valentino a Sky Sport MotoGP. “Si può fare un programma interessante per l’anno prossimo, ma devo ancora decidere il campionato in cui correrò. Comunque, penso saranno delle gare endurance con delle macchine GT. Ci sono diverse possibilità, perché ci sono tanti campionati diversi. Stiamo cercando di capire con che macchina gareggiare”.