BOMPENSIERE – Il presidente del consiglio comunale di Bompensiere Salvatore Maria Saia, si è fatto carico di una iniziativa presa e concordata con il Sindaco e la Giunta. Tale proposta è stata inviata a tutti i presidenti dei consigli comunali della provincia con il seguente messaggio: “Correva l’anno scolastico 1969/70 ed io, studente di 4° liceo studente fuori sede, sfilavo in più cortei di protesta con tanti studenti, forse stimolati “sessantottini”, per chiedere la parità di diritto allo studio. Viaggiare per Caltanissetta era impossibile: il bus di linea impiegava 105 minuti per 35 km, e ci lasciava lontano dalla scuola. La protesta, con la solidarietà di tanti, portò alla legge regionale n. 24 del 1973 sul diritto allo studio. Nessun tetto di reddito per usufruire dell’esenzione per i trasporti da parte degli studenti, perché la ratio era (ed è) garantire a tutte e tutti il diritto di equità allo studio. Non ho più figli in età da scuola superiore, ma il senso di difesa di un diritto di civile parità in me permane. Per questo vi chiedo di unirvi all’appello affinché quel punto 1 dell’art. 12 della L.R. 20 giugno 2019, n.10, “funesto”, trovi rinnovata e più equa applicazione nelle linee guida della Giunta di Governo. Sia nel garantire la “gratuità” per gli studenti in maggiori condizioni di disagio, ma anche per chi il disagio lo vive nel sociale, oltre che nell’economico. Quando la Regione, per problemi di bilancio (sic!), ha “stretto” i cordoni della borsa qualche Comune ha adottato regolamenti di gradualità di sostegno sull’ISEE. Comprendiamo i “problemi” della Regione, ma abbiamo ancora più consapevolezza delle difficoltà dei comuni nel sollevare disagi e garantire diritti basati e/o graduati correttamente anche sui limiti ISEE. Specialmente per i piccoli Comuni non sedi di Istituti scolastici!”. Da sottolineare che il consiglio comunale bompensierino è stato convocato per il prossimo 20 settembre per discutere tale argomento.