CAMPOFRANCO. Il sindaco Rino Pitanza, a nome della comunità di Campofranco, ha inteso esprimere vicinanza ai familiari delle vittime della tragedia di Marcinelle avvenuta in Belgio 65 anni fa. Lo ha fatto in occasione del 65° anniversario della tragedia di Marcinelle e della 20ª Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo. In particolare, il sindaco ha inviato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella un messaggio nel quale ha scritto:
“Desidero rendere omaggio al sacrificio di 262 minatori, tra cui 136 italiani, che 65 anni or sono persero la vita nella tragedia di Marcinelle. Ricorre quest’anno anche il 75° anniversario dalla stipula dell’Intesa Italo-Belga per l’approvvigionamento di carbone all’Italia distrutta dalla guerra. Dalle criticità di tale accordo e da tragici eventi come quelli che si verificarono al Bois du Cazier, l’Europa ha appreso l’importante lezione di dover porre diritti e tutele al centro del processo di integrazione continentale.
Oggi viviamo una nuova fase di ripresa e ripartenza. L’Unione Europea ha saputo trovare in sé energie per aiutare i popoli degli Stati membri nel difficoltoso cammino di uscita dalla pandemia. Gli ambiziosi traguardi che ci siamo prefissati nei piani di rilancio e resilienza non potranno essere raggiunti senza un responsabile sforzo, individuale e collettivo. Quella responsabilità esercitata dai tanti lavoratori italiani che hanno percorso le vie del mondo.
Il mio pensiero più rispettoso e la vicinanza della Repubblica vanno ai familiari di quanti hanno perso la vita sul luogo di lavoro. Possa questo messaggio raggiungere altresì tutti i nostri connazionali che si trovano all’estero per ragioni professionali, con sentimenti di viva riconoscenza per il loro contributo e il loro impegno”.
Era l’8 agosto del 1956 quando 262 uomini, tra cui 136 italiani, morirono intrappolati nella miniera di Marcinelle, in Belgio. È una delle più grandi tragedie del lavoro che la storia ricordi. I minatori in attività erano 274: solo in 12 uscirono vivi e tutti gli altri morirono: oltre ai 136 italiani, 95 belgi, 8 polacchi, 6 greci, 5 tedeschi, 5 francesi, 3 ungheresi, 1 inglese, 1 olandese, 1 russo e 1 ucraino. Anche Campofranco e i campofranchesi ancora emigrati in Belgio ricordano il dramma e tutti insieme siamo vicini ai familiari”.