Su un totale nazionale di 112.473 possibili immissioni in ruolo di docenti, secondo quanto riporta la Cgil, alla Lombardia è stato assegnato un contingente, su 25.913 posti vacanti, di 25.818 ruoli. La fetta più grande, 7.981 posti, riguarda il sostegno.
Altre 7.235 cattedre verranno assegnate alla scuola secondaria di secondo grado, 5.945 a quella di primo grado, 3.962 per la primaria e 808 per l’infanzia.
“Dai dati sopra esposti- commentano dalla Cgil- risulta evidente come la Lombardia paghi una situazione storica di migliaia di cattedre senza docenti titolari e coperte annualmente da supplenze”.
Per la Regione dunque, un “primato negativo” quest’ultimo, “a danno- continuano i sindacati- in primis degli studenti a cui non viene assicurata continuità didattica”, ma anche “al personale precario che deve essere stabilizzato”.
Infatti, su 114.448 posti in Lombardia, nel solo organico di diritto, solo 88.363 sono i docenti titolari, il 77%. Ed è proprio confrontando queste cifre, con quelle di altre regioni, che per la Cgil il dato negativo della Lombardia balza all’occhio.
“In Puglia a fronte di 58.561 posti, i titolari sono 53.297, il 91%, in Sicilia su 75.562 posti, i titolari sono 71.335, il 94,4%, in Abruzzo su 18.327 posti, i titolari sono 16.743, il 91,3%”, commentano.
E comunque, “la previsione di poter assegnare i 25.818 posti a docenti neo immessi in ruolo non andrà a buon fine- continuano- questo per il problema che da anni si sta trascinando in Lombardia di mancanza di docenti nelle varie graduatorie concorsuali”.
E’ “evidente”, dunque, che il sistema di reclutamento “debba essere rivisto”, visto che si “tappano buchi temporaneamente, aprendone altri, senza predisporre un piano di procedure concorsuali con cadenze certe”, e senza “garantire percorsi abilitanti- concludono i sindacati- e di specializzazione sul sostegno”.