L’uomo è un genio quando sta sognando (Akira Kurosawa) ma ancor più geniale si dimostra quando riesce a trasformare in realtà il suo sogno. L’esposizione della varicedda (“La Scinnenza”), inaugurata stamani dal presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, all’aeroporto Fontanarossa di Catania nei tre mesi estivi (luglio, agosto e settembre) è un sogno che finalmente sdogana la Settimana Santa e la innalza ad una meritata ribalta mediatica e concretamente turistica su scala nazionale e internazionale. Milioni di occhi saranno rapiti da quelle piccole figure di cartapesta che racchiudono tradizione popolare, religiosità, emozioni, l’essenza dell’anima nissena.
L’operazione è frutto della caparbia, lungimirante “visione” di Michele Spena, presidente dell’Associazione Piccoli Gruppi Sacri, resa possibile grazie a Giovanna Candura commissario della Camera di Commercio ma anche componente del consiglio d’amministrazione della Sac che ha condiviso la concezione dell’idea e si è spesa senza remore con un impegno encomiabile. In due hanno forgiato e ‘concretizzato’ un’idea che sembrava essere un miraggio ed invece è stata trasformata in una tangibile, meravigliosa realtà.
Finalmente, per la prima
volta, siamo usciti dalla visione della Settima Santa “solo” a Pasqua,
promozionata approssimativamente solo poche settimane prima dell’evento.
La Settimana Santa, che rappresenta l’anima autentica del capoluogo nisseno, è un patrimonio, culturale, religioso, artistico e turistico che può e deve essere “valorizzato” ed incentivato per 12 mesi. Un flusso turistico che potrebbe rappresentare per la città del Centro Sicilia un tesoro perenne foriero di benessere e sviluppo.
La parola che assurge quasi a formula magica è destagionalizzazione, solco tracciato da Michele Spena già nel settembre 2020 con l’esposizione delle Varicedde e la realizzazione di due murales in via Rosso di San Secondo. Piccoli passi di un cammino che se, supportato a dovere, potrebbe rappresentare la svolta, la rinascita e lo sviluppo del capoluogo nisseno.
Spena, il presidente dei Piccoli Gruppi Sacri, emozionato evidenzia: “Per me la varicedda in aeroporto è simbolo di un’intera città, è simbolo condiviso con le altre associazioni che concorrono per la realizzazione della Settimana Santa. Un ringraziamento particolare ed affettuoso al segretario dell’Associazione, Luigi Fiocco che supporta e sopporta le mie stravaganze. Ringrazio l’intera associazione che presiedo per la fiducia che mi accorda nella conduzione della stessa” .
“Passione nel cuore della Sicilia”, questo il leitmotiv della di una testimonianza che si concretizza con l’esposizione oggi qui in aeroporto di una Varicedda, un piccolo gruppo sacro. La Passione di Cristo attraverso i riti e le processioni della Settimana Santa di Caltanissetta. L’evento più importante che il capoluogo nisseno possiede nel suo immenso patrimonio culturale e antropologico. Da nissena – afferma la prof.ssa Giovanna Candura – sono orgogliosa che la piccola Scinnenza, così la chiamiamo noi, sia esposta in un’area così importante per i flussi che quotidianamente esprime. Sono certa che migliaia di persone coccoleranno con i loro sguardi il piccolo capolavoro di uno scultore nisseno, Salvatore Capizzi. Sguardi che si tradurranno magari in curiosità e quindi anche in flussi turistici verso Caltanissetta e la sua Settimana Santa. Questa Varicedda oggi rappresenta un’intera Città, è il simbolo e al contempo la sintesi di tutte le processioni che animano per sette giorni il capoluogo Nisseno.
Dalla domenica delle Palme con la processione di Gesù Nazareno, attraverso le rappresentazioni Sacre del Teatro della Parola, la fierezza degli artigiani nisseni con il corteo della Real Maestranza, le processioni delle Varicedde il mercoledì santo Sera, le vare il Giovedì ed il silenzio del venerdì santo con la processione del Signore della Città, silenzio rotto solo dalle ladate dei Fogliamari. Ogni giorno un motivo per visitare Caltanissetta e vivere la sua Settimana Santa. Con la Camera di Commercio abbiamo sposato la proposta dell’Associazione Piccoli Gruppi Sacri certi che avrebbe portato benefici alla Città di Caltanissetta ma anche alla Sicilia in genere considerando l’immenso patrimonio legato alle diverse tradizioni che in moltissime cittadine siciliane trovano il momento più alto durante la Settimana Santa. Il turismo religioso è una strada da percorrere e potenziare. La Sicilia ha anche questa grande opportunità e Caltanissetta la rappresenta”, ha poi concluso il commissario della Camera di Commercio Giovanna Candura.
Non è mancato all’inaugurazione Nicola Spena, iconico ex presidente dei Piccoli Gruppi Sacri, per decenni istrionico ed infaticabile motore dell’associazione, salutato e ringraziato anche dal Governatore siciliano.
L’amministrazione comunale era presente con una delegazione guidata dal sindaco Roberto Gambino, il vicesindaco Grazia Giammusso e l’assessore allo sport Fabio Caracausi. Presenti anche la il commissario della Provincia Duilio Alongi, la soprintendente Daniela Vullo e il presidente della Real Maestranza Giuseppe Tumminelli
L’esposizione è un affresco affascinante e coinvolgente, testimonianza di un’inconfondibile nissenità, a cui più mani hanno collaborato per renderlo colorato, armonico ed affascinante: proficua e sinergica la collaborazione tra le risorse della città.
I fotografi Gaetano Cammilleri, Walter Lo Cascio, Lillo Miccichè, Umberto Ruvolo e diego Avanzato hanno messo a disposizione i loro più suggestivi scatti per raccontare la settimana santa attraverso un video realizzato da Roberto Gallà che scorre su un monitor accanto alla Varicedda. I passeggeri incuriositi potranno utilizzare un Qr code che li ricondurrà alle informazioni sulla Settimana Santa e sulle sue processioni. Questo è stato possibile grazie ad Elia Termini e la sua WebAgency che in poche ore ha rivoluzionato i contenuti del Sito dedicato alle varicedde che adesso racconta di tutta la Settimana Santa, con la possibilità di leggerlo in lingua inglese. La struttura in ferro dell’espositore è stata realizzata da Lorenzo Cimino, fabbro della Real Maestranza e figlio del Capitano uscente Giovanni Cimino. Un grazie anche alla Lussografica della famiglia Granata ed i loro collaboratori Giuseppe Miccichè, Luca Miserandino e Marco Amico che hanno realizzato l’espositore ed hanno vissuto con passione e professionalità tutte le fasi di realizzazione e montaggio della struttura. Una menzione speciale per Luigi Fiocco, segretario dell’Associazione Piccoli Gruppi Sacri.
L’iniziativa è stata salutata con entusiasmo dal vescovo di Caltanissetta, Mons. Mario Russotto che ha affidato le sue riflessioni ad una lettera aperta: Sig. Presidente della Regione, Gentili autorità, con grande piacere mi rendo presente con questo messaggio, che affido al carissimo Michele Spena, in occasione dell’esposizione della “varicedda” della “Scinnenza” in codesto aeroporto intemazionale di Catania. Quando sono stato informato del progetto, ho pensato subito che si trattasse di un’operazione di promozione del territorio nisseno situato nell’entroterra della nostra lsola. Ma non si tratta soltanto di questo. La tradizione delle “varicedde” e delle “vare” ha per Caltanissetta una forza propulsiva che si irradia in ogni periodo dell’anno, coagulando attorno a sé migliaia di persone provenienti da tutta la Sicilia e anche dal Continente. In questo periodo di pandemia ogni occasione, ogni iniziativa, viene salutata come un momento di “rinascita” e di “ripartenza”. Qualcuno ha visto la medesima cosa in questa esposizione. Mi auguro che non sia un “cliché” ma l’apprezzamento di una qualità laboriosa e devota, che narra la storia religiosa e civile del nobile popolo nisseno. Esporre in aeroporto un piccolo gruppo statuario richiamerà certamente la curiosità dei passanti verso un territorio che viene spesso penalizzato dalle istituzioni e dalla mancanza di infrastrutture – comprese le strade “fatiscenti” o quasi inesistenti – ma che ha tantissimo da raccontare, della sua storia e della sua fede. Le “varicedde” sono proprio la “narrazione” della storia della Passione del Signore Gesù e di un popolo che guarda ad esse quasi identificandovisi e trasportandovi la sofferenza e il dramma di ciascuno. Da Vescovo di Caltanissetta mi sono sempre augurato che detta devozione non fosse soltanto fine a se stessa, ma che portasse gradualmente a Dio rendendo Dio vicino alla sofferenza di ogni uomo e ogni donna. In fondo in questi splendidi piccoli gruppi e, in particolare in quello che stiamo ammirando, noi guardiamo una sorta di elevazione dell’uomo verso Dio, che dalla strada porta al tempio, luogo del culto, e dal tempio alla strada delle umane quotidiane vicende per annunciare la resurrezione del Signore e il coraggio di sperare ancora a tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Mi congratulo con il carissimo Michele Spena e con quanti si sono adoperati per realizzare questo progetto, che ha come fulcro l’aspetto intimamente religioso, testimonianza di un cammino ormai secolare, di un’educazione profonda e di un servizio offerto alla comunità. Colgo l’occasione per porgere a tutti i presenti il mio cordiale saluto con la benedizione del Signore.