VALLELUNGA PRATAMENO – Per il secondo anno consecutivo si è svolta al feudo Verbumcaudo, così vicino a noi fisicamente, la seconda edizione de “La raccolta del grano”. Il momento della mietitura del frutto di un anno di sacrifici per ogni contadino; ma anche di bilanci e di riflessioni per la Cooperativa Sociale Verbumcaudo che gestisce i 150 ettari confiscati alla mafia.
Ci vado volentieri da quando, nel 2019, condussi una ricerca storica sul feudo: e ho visto nascere, crescere e progredire questa bella squadra di giovani presieduta da Luca Li Vecchi e metter su un’azienda agricola all’avanguardia, ma anche un modello sociale esemplare. E la festa che fanno è la festa della società civile vittoriosa sulla criminalità: tutti gli stiamo vicini. Il Consorzio Legalità e Sviluppo di tutti i comuni delle Madonie (presenti anche i sindaci), la Prefettura di Palermo (presente il prefetto dottor Giuseppe Forlani), la diocesi cefaludese (padre Giuseppe Amato rappresentava il vescovo della cittadina normanna).
Dopo aver
assistito all’inizio della trebbiatura del grano si è svolto un incontro per
fare un bilancio dell’anno passato e discutere del futuro del bene confiscato
(sempre più promettente). Tutti, istituzioni comprese, hanno ribadito il loro
appoggio e sono stati e presentati gli ultimi lavori di ristrutturazione cui ne
seguiranno altri prossimamente.
Tutti vi dovrebbero prender parte così da conoscere che la storia nobile di quel feudo, macchiata e marchiata in tempi recenti da consorterie mafiose e uomini scellerati, può riscattare egregiamente il suo terribile passato e dare fiducia per un futuro restituendo non solo un bene materiale alla collettività, ma valori e begli esempi alla società civile.
Ne è seguito un assaggio di prodotti tipici: se i campi di lenticchie e ceci hanno fornito un bell’antipasto di humus con crostini, i campi di grano e di pomodoro hanno fornito la farina per la pasta e l’eccellente sugo; quindi grigliata di carne innaffiata dal Catarratto prodotto dal vigneto locale. Ad maiora, semper! (Alessandro Barcellona)