CALTANISSETTA. “Una campagna vaccinale che consenta di arrivare in tempi brevi all’immunità di gregge non deve in alcun modo mettere a repentaglio la salute dei cittadini. Verificare scientificamente i possibili effetti collaterali limitando l’uso dei vaccini a vettore virale per le categorie a rischio ed i soggetti giovani è un obbligo a cui sottostare per evitare reazioni avverse letali come già successo nella nostra regione”.
Lo dice Giuseppe Arancio parlamentare regionale del Partito democratico e componente della commissione Salute all’Ars.
“Rendere operativo l’accordo con i medici di base – aggiunge
Arancio – avrebbe certamente consentito di accelerare la campagna vaccinale ma
anche di tutelare i soggetti più fragili, demandando ai medici di famiglia la
scelta del vaccino da inoculare in base alla storia clinica del paziente. Occorre un cambio di passo che consenta di portare avanti le vaccinazioni
tutelando la salute dei cittadini perché non accada più quanto accaduto a Zelia
Guzzo, l’insegnante trentasettenne di Gela deceduta, a causa di una trombosi, dopo
essere stata vaccinata con siero “Astrazeneca “.