CALTANISSETTA – Altri due agenti di Polizia municipale (Francesca Fardella e Lillo Spanò) hanno lasciato nei giorni scorsi il servizio per raggiunti limiti di età, per cui l’organico del Corpo già esiguo a Caltanissetta si è ulteriormente assottigliato. Da ieri infatti il comandante Diego Peruga dispone, sulla carta, di 52 unità, ma per altri tre le porte del pensionamento sono imminenti: tra dieci giorni lascerà il servizio Alessandro Terramagra, a fine agosto Vincenzo Battaglia (che comunque dal 1° luglio comincerà ad usufruire delle ferie non godute) e il 30 settembre chiuderà la sue esperienza lavorativa anche Salvatore La Paglia.
Insomma, un organico che si assottiglia a vista d’occhio, con tutte le conseguenze negative che si ribaltano sul servizio che il Corpo deve svolgere. Tra l’altro il comandante Peruga non può nemmeno disporre del suo “vice”, Salvatore Messina che qualche mese fa ha chiesto ed ottenuto (malgrado ogni volta il comandante abbia espresso parere negativo) il trasferimento per mobilità in un ente del Messinese, sua zona d’origine. Fra tre mesi quindi l’organico della Polizia locale si ridurrà a 49 unità, poche se si considera che il servizio (almeno quello su strada) deve essere effettuato da pattuglie diverse sia al mattino che nel pomeriggio.
Ma non è finita, perché per altri 6 agenti incombe la spada di Damocle del procedimento penale e amministrativo nei quali sono coinvolti per le note vicende legate all’assenza arbitraria dal posto di lavoro, vicende che li ha visti soccombenti sia in primo che in secondo grado. Hanno tutti presentato ricorso in Cassazione, ma i tempi lunghi saranno verosimilmente annullati dalla sopravvenuta prescrizione del reato. Ciò non vuol dire però che in questo momento non stiano rischiando grosso e la loro situazione dipende dal ricorso che è pendente dinanzi al giudice del lavoro su istanza di altri tre dipendenti amministrativi che dopo la sentenza della Corte d’Appello sono già stati licenziati, come impone la legge.
Se anche questo giudizio dovesse volgere in senso negativo per i tre ricorrenti, il provvedimento già assunto dall’Amministrazione comunale sarebbe definitivo ed estensibile anche agli altri dipendenti comunali che si trovano in analoga posizione, tra cui i sei agenti di Pm