Un gruppo di lavoro, coordinato dall’assessore regionale al Territorio, Toto Cordaro, e composto da docenti universitari e sindaci, contesta la valutazione di Sogin (la società di Stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi) al fine della esclusione dei 4 siti siciliani (“Cl 18” – Butera, “Pa 15” – Castellana Sicula, “Tp 9” – Calatafimi-Segesta e “Tp 11” -Trapani) individuati dalla CNAPI , la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee. Gli esperti messi in campo dalla regione hanno hanno individuato diversi criteri fra i “15 di esclusione» previsti dalla guida tecnica nazionale tra i quali “ la sismicità elevata», il «rischio e/o pericolosità geomorfologica e/o idraulica di qualsiasi grado e le fasce fluviali, la «presenza di depositi alluvionali di età olocenica», ma anche «versanti con pendenza media maggiore del 10%» e «livelli piezometrici affioranti o che, comunque, possano interferire con le strutture di fondazione del deposito». ( fonte La Sicilia )
La Sicilia prova a “stoppare” i depositi di rifiuti nucleali previsti nella regione.
Lello |
Mar, 01/06/2021 - 11:44
Condividi su: