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Città di Caltanissetta, il DG Antonio Emma: ” Non siamo bravi a fare proclami. Puntiamo sugli atleti nisseni e sui fatti, benvenuto Italia”

Riparte di slancio il Città di Caltanissetta accompagnato dall’amore dei tifosi e da un esplosivo e contagioso entusiasmo, come non si registrava da anni nel capoluogo nisseno, dopo l’annuncio del “mitico” Giovanni Italia come allenatore per il campionato di Promozione 2021/22.

Il punto della situazione, la rotta della stagione viene tracciata dal vulcanico Direttore Generale e vicepresidente Antonio Emma. “Prima di tutto è giusto rendere merito all’ex tecnico Alessio Sferrazza che rimane una colonna della nostra società. Per motivi personali, dopo due anni di risultati sul campo, nel campionato di prima Categoria (4 posto e semifinale di coppa Sicilia) e poi in Promozione, campionato di vertice con atleti solo locali, Sferrazza come allenatore ha fatto un passo indietro. Abbiamo avuto la fortuna e l’onore di poter ingaggiare un maestro di calcio come Giovanni Italia, la cui storia è uno spot per il pallone. Ed ancor prima dei suoi successi conquistati sul campo come giocatore e tecnico, e come formatore di talenti dopo, risaltano le sue qualità umane ed i valori. Inoltre con noi condivide la visione della valorizzazione dei giovani nisseni e molti della nostra rosa sono stati suoi allievi. Il nostro dna, la nostra visione come società, giocatori e staff è uno sola, portare avanti il nome di Caltanissetta ma con i nisseni che non sono secondi a nessuno e che come hanno dimostrato i nostri recenti campionati possono giocarsela con tutti”.

Emma, nisseno verace che vanta già dei campionati conquistati prima di entrare nella dirigenza della società nissena, non ha dubbi: “Basta con questa mania o moda di quelli che siccome vengono da fuori sono migliori dei nostri giovani. Basta guardare quanti atleti di Caltanissetta oggi e nel passato, militano nei campionati professionistici. Molte volte si prediligono i proclami, gli annunci di successi che poi non arrivano, spendendo soltanto cifre considerevoli per persone che vengono da fuori fanno una stagione e vanno via. La nostra società ha una visione differente del calcio, parlo del calcio vero, quello giocato la domenica non quello parlato nei bar o sui social. Per costruire un palazzo solido ci vogliono fondamenta solide. Le nostre fondamenta sono la nissenità e gli atleti di Caltanissetta: non abbiamo fretta di conseguire risultati e peraltro i nostri recenti campionati, parliamo di fatti, testimoniano come siamo riusciti a fare bene, in maniera progressiva, con i nostri ragazzi”.

Emma sottolinea: “La società è cresciuta, il nostro progetto ci sta permettendo di inglobare nuove figure. Iniziamo a raccogliere i frutti del nostro lavoro. Italia è un tassello fondamentale per proseguire nella crescita dei nostri giovani calciatori nisseni. Noi non facciamo proclami, molti parlano a bocce ferme: molti vincono i campionati d’estate, con le interviste e le dichiarazioni. Noi siamo per il calcio giocato, non per quello parlato. Costruiamo un progetto solido, che diventa sempre più forte e sempre più radicato sul territorio. Ci alleniamo, la domenica andremo in campo per giocare a calcio: alla fine tiriamo le somme e vediamo. Siamo lieti dell’enorme affetto che la città ci tributa, adesso che abbiamo ripreso, non ci aspettavamo che tanti volessero poterci sostenere: con tutti siamo chiari. Qui non si lavora per la visibilità o per fare proclami, qui parlano i fatti”.

Argomento fusione. Emma spiega: “Ho ascoltato le parole del presidente Giammusso della Nissa; le due società hanno lo stesso stimolo, gli stessi obiettivi ma modalità differenti per tentare di raggiungerli. Auguro alla Nissa un buon campionato, faranno sicuramente bene. Noi e loro, vogliamo riportare Caltanissetta a respirare aria di calcio di livello”.

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