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Victor Campenaerts vince la tappa 15 del Giro d’Italia, Egan Bernal conserva la maglia rosa

Victor Campenaerts si è aggiudicato la sua prima vittoria in un grande giro regolando il compagno di fuga Oscar Riesebeek in uno sprint a due sul traguardo di Gorizia. Sul traguardo il belga ha esultato mostrando la mano aperta, simbolo rappresentato anche sulla maglia della Qhubeka Assos e che simboleggia il progetto benefico cui è legata la squadra, cambiare le vite delle persone in Africa attraverso le biciclette.

La coppia Campenaerts – Riesebeek si era avvantaggiata sugli altri attaccanti della fuga composta da 15 corridori che aveva preso il largo poco dopo la partenza da Grado.
Egan Bernal è arrivato al traguardo nel gruppo principale. Il colombiano resta in testa alla classifica generale in vista dell’attesissima tappa dolomitica con arrivo a Cortina d’Ampezzo che prevede anche il Passo Fedaia, il Passo Giau e il Pordoi.

RISULTATO DI TAPPA
1 – Victor Campenaerts (Team Qhubeka Assos) – 147 km in 3h25’25”, media 42.937 km/h
2 – Oscar Riesebeek (Alpecin-Fenix) s.t.
3 – Nikias Arndt (Team DSM) a 7”

CLASSIFICA GENERALE
1 – Egan Bernal (Ineos Grenadiers)
2 – Simon Yates (Team BikeExchange) a 1’33”
3 – Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a 1’51”

MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Egan Bernal (Ineos Grenadiers)
  • Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti – Peter Sagan (Bora – Hansgrohe)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Geoffrey Bouchard (AG2R Citroen Team)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – Egan Bernal (Ineos Grenadiers), indossata da Aleksandr Vlasov (Astana – Premier Tech)

STATISTICHE

  • Prima vittoria al Giro d’Italia per Victor Campenaerts che in passato era arrivato secondo quattro volte e una volta terzo. È il secondo vincitore di tappa belga quest’anno dopo Tim Merlier a Novara.
  • L’ultima vittoria di Campenaerts è stata una tappa del Giro del Belgio il 15 giugno 2019. Un mese prima (16 aprile), aveva stabilito il nuovo record mondiale dell’ora (55,089 km/h) ad Aguascalientes, in Messico.
  • Primo podio al Giro per Oscar Riesebeek che a 28 anni è al suo primo grande giro

CONFERENZA STAMPA

Il vincitore di tappa Victor Campenaerts ha dichiarato: “Il finale è stato pazzesco ma l’inizio della tappa è stato più importante. Avevamo già un’atmosfera fantastica in squadra con due vittorie ma volevamo a fare ancora qualcosa di bello in questo Giro. Allora siamo andati in fuga, eravamo tre compagni di squadra e sentivo grande fiducia su di me. Tre vittorie sono davvero tante. Prima di questa stagione avevo già spiegato il mio diverso approccio alle corse. Volevo correre in maniera più aggressiva nelle tappe in linea, dal momento che è diventato difficile per me ottenere risultati nelle prove contro il tempo a causa delle prestazioni di corridori come Filippo Ganna, Remco [Evenepoel] e Wout [van Aert], che sono i favoriti per la cronometro delle Olimpiadi. Questa è la mia prima vittoria in un grande giro. Non ci sono mai riuscito nelle cronomentro ma finalmente ce l’ho fatta in una prova in linea. Non è solo la mia vittoria ma di tutta la squadra e spero che aiuterà ad attrarre un nuovo sponsor. Ci serve per sopravvivere per l’anno prossimo e per continuare a correre per una causa speciale: contribuire a una vita migliore grazie alle biciclette”.

La Maglia Rosa Egan Bernal ha dichiarato: “Penso che sia stata una giornata abbastanza facile per noi. Nel finale c’era vento e anche pioggia ma è andato tutto bene. Sono rimasto concentrato. Domani sarà sicuramente una tappa decisiva. Ho sentito che farà freddo quindi userò i guanti e tutti gli indumenti necessari per essere pronto per la battaglia in montagna. Sarà una tappa lunga e un’altra dura frazione per i miei compagni ma siamo pronti, anche mentalmente”.

LA TAPPA DI LUNEDI’ 24 MAGGIO
Tappa 16, Sacile – Cortina d’Ampezzo, 212 km

Tappone dolomitico con oltre 5500 m di dislivello. Si affronta la lunga salita della Crosetta appena dopo il via per attraversare l’Altopiano del Cansiglio. È impegnativa per conformazione e pendenze la discesa verso il Lago di Santa Croce che precede una breve risalita sulle pendici del Nevegal per giungere quindi a Belluno. Si risale quindi la valle del Cordevole attraversando Agordo fino a Alleghe e Caprile dove inizia il Passo Fedaia (si percorre la statale) che dopo Malga Ciapela presenta circa 5 km sempre oltre il 12% con punte a circa 2 km dalla vetta del 18% (Capanna Bill). Discesa fino a Canazei per scalare il Passo Pordoi (Cima Coppi) con pendenze costantemente attorno al 6% per tutti i suoi 12 km. Discesa veloce su Arabba e giunti a Selva di Cadore si affronta il Passo Giau con i suoi 10 km praticamente al 10%. Discesa veloce su Cortina per giungere all’arrivo.

Ultimi km
A circa 5 km dall’arrivo ci si immette nella statale 48 (Strada delle Dolomiti) dove la pendenza diminuisce fino a giungere all’abitato circa a 1500 m dall’arrivo. Superato il ponte sul Boite la strada riprende a salire con pendenze dolci (5%). Da segnalare una serie di curve fino ai 300 m dall’arrivo dove ci si immette con una curva a sinistra nel rettilineo finale in pavé.

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