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Sicilia e Grecia unite in un ponte artistico “We are all greeks!”

Redazione 2

Sicilia e Grecia unite in un ponte artistico “We are all greeks!”

Mer, 05/05/2021 - 09:38

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Due terre unite dalla cultura e dalla storia, oltre che da un comune destino mediterraneo. C’e’ questo alla base della mostra internazionale “Waag We Are All Greeks!” che vedra’ coinvolte la Sicilia e la Grecia in un progetto artistico che sara’ inaugurato il 14 maggio al Museo della Cultura Bizantina di Salonicco e proseguira’ in autunno a Palermo, al Museo Regionale di Arte Moderna e Contemporanea, Belmonte Riso.

La mostra, dedicata al bicentenario della lotta greca per l’indipendenza, e’ stata curata da Francesco Piazza e ideata da Vassilis Karampatsas. Il titolo, ispirato ai versi del poema Hellas di Percy Bysshe Shelley, vuole ricordare gli eventi che nel 1821 scossero le coscienze di tutta l’Europa unendole, in una spinta ideale, a sostegno del popolo greco nella conquista dell’indipendenza dagli ottomani.

“We are all Greeks!” e’ un progetto che riconosce la pregnanza dell’influsso greco nella cultura occidentale e, in particolare di quella dell’Italia meridionale e della Sicilia.

La mostra, organizzata dalla “Comunita’ Ellenica Siciliana – Trinacria” di Palermo con la collaborazione del Museo della Cultura Bizantina di Salonicco e il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Riso, ha ricevuto il sostegno della Commissione “Greece 2021”, dell’Istituto Italiano di Cultura di Atene e della Regione Siciliana, attraverso l’assessorato dei Beni culturali e dell’Identita’ siciliana.

“La mostra” – spiegano Francesco Piazza e Vassilis Karampatsas – il cui titolo e’ ispirato ai versi del poema Hellas di Percy Bysshe Shelley, “Le nostre leggi, la nostra letteratura, la nostra religione, le nostre arti hanno la loro radice in Grecia”, vuole esaltare e ricordare la spinta ideale che scosse le coscienze di chi credeva nell’indipendenza greca e ha lottato per essa sacrificando anche la propria vita, portando al processo di liberazione del popolo greco e gettando le basi per la costruzione del concetto di Europa come Nazione”. “La spinta internazionale in favore dei Greci – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’identita’ siciliana, Alberto Samona’ – conobbe momenti di grande partecipazione nel nome di un’Europa quale Nazione, accomunata da vincoli di solidarieta’ profondi e da una comune storia plurimillenaria. La Sicilia e la Grecia – evidenzia ancora l’assessore Samona’ – sono da sempre legate da un’antica relazione di comunanza ideale e storica che passa attraverso molteplici espressioni dell’arte, della letteratura, dell’architettura”. La lotta per l’Indipendenza della Grecia vide, nel 1821, la ribellione del popolo greco contro il giogo ottomano che dominava da quattro secoli, durante la quale si verificarono episodi di grande violenza e crudelta’. Questa situazione sollevo’ un’ampia eco negli ambienti culturali e politici di tutta Europa e molti intellettuali, come l’inglese George Gordon Byron e gli italiani Santorre di Santarosa e Giuseppe Rosaroll, partirono per unirsi ai rivoluzionari greci. Bandiera, Filellenismo e Liberta’ tra i temi che saranno descritti storicamente in quadri sinottici, poesie o brani di discorsi politici e, artisticamente, saranno interpretati attraverso le opere di 15 artisti che fanno parte della nuova generazione dell’arte contemporanea italiana e greca. La Grecia e’ rappresentata dagli artisti Spyros Aggelopoulos, Manolis Anastasakos, Kiki Kolympari, Nikos Moschos, Giorgos Tansarlis, Stelios Faitakis, Georgia Fambris mentre per l’Italia sono presenti opere di Andrea Buglisi, Michele Ciacciofera, Giorgio Distefano, Emanuele Giuffrida, Filippo La Vaccara, Ignazio Cusimano Schifano, Max Serradifalco, William Marc Zanghi. “Gli artisti – osserva il curatore Francesco Piazza – hanno compiuto un lavoro interpretativo molto importante attualizzando ideali e contenuti propri della Rivoluzione e ponendo nuove domande su come questi ideali siano cambiati dopo 200 anni e quanti di essi siano ancora vivi nella coscienza di ciascuno di noi”.