Grande tradizione del popolo italiano, le scommesse ippiche sono tutt’oggi una delle tipologie di betting più amate in Italia. Sebbene il recente avvento di nuove discipline sportive abbia messo in ombra l’ippica, le corse dei cavalli godono ancora di un certo fascino senza tempo ed un seguito intramontabile che ha portato un gran numero di bookmaker a dedicarne una sezione ad hoc. La storia delle scommesse ippiche risale a ben prima la sopraggiunta della tecnologia e affonda le radici in un passato lontano.
Come sono nate le scommesse ippiche: un po’ di storia
Quella delle scommesse ippiche è una storia antica risalente addirittura a civiltà pre-cristiane. Tuttavia fu nel 1174 che si svolse la prima vera e propria corsa di cavalli su superficie piana che diede avvio all’ippica come la conosciamo oggi. Da lì in poi, le corse dei cavalli, e conseguentemente le scommesse ippiche, si diffusero in tutta Europa, specialmente in Inghilterra.
È proprio qui che tra il 1680 e il 1740 ebbe inizio l’allevamento di tre stalloni importanti dall’oriente discendenti da turchi, berberi e arabi. L’allevamento dei purosangue divenne ben presto popolare dando vita all’English Classic, già nel 1776 con la corsa di Epsom Oaks e tre anni dopo con l’Epsom Derby. È l’Inghilterra la culla delle corse e scommesse sui cavalli, paese dove tuttora l’ippica è uno sport seguitissimo al quale vengono dedicati interi palinsesti online contutti bonus scommesse sportive e live streaming delle corse.
Le corse dei cavalli in Italia
La storia delle scommesse ippiche in Italia ha seguito un corso differente. Se in Inghilterra le corse dei cavalli erano già in voga a partire dal 1400, in territorio nostrano l’ippica si è affermata più tardi. Il primo accenno storico si ebbe nel 1173 quando Vittorio Amedeo II inviò da Annecy dei cavalli dal consegnare al conte Benso di Cavour.
Fu nel XX che l’ippica prese davvero piede. Il capitolo storico delle corse dei cavalli in Italia si aprì in modo deciso nel 1948 con il Tototip, un totalizzatore ippico che prevedeva il pronostico dell’esito di varie corse di cavalli. Il declino delle scommesse ippiche, però, tra il 2004 e il 2005 ne portò la soppressione nel 2007. Fu sostituito dal concorso V7 nel 2009, che nondimeno non ottenne il successo sperato.
Le scommesse sui cavalli più diffuse
Sebbene le scommesse ippiche non godano del favore delle puntate dedicate a discipline più blasonate come calcio o tennis, restano tuttora una delle tipologie di betting più amate. Le corse si possono svolgere su diversi tipi di tracciati e possono essere a trotto o galoppo.
Le scommesse sui cavalli vantano meno mercati di scommessa con riguardo alle discipline compagini, rendendo la scelta della puntata più pratica. I siti di scommesse online prevedono
- Quota fissa con la quale giocatore e banco pattuiscono la quota al momento della giocata. Anche se la quota varia in un secondo momento, la potenziale vincita non viene influenzata.
- Totalizzatore è la modalità più giocata. Gli importi puntati da tutti gli scommettitori confluiscono in un montante il cui valore, una volta detratto il prelievo di legge, viene diviso tra tutte le scommesse vincenti.
- Nazionale detta anche Tris è associata a specifiche corse e legata ad un concorso nazionale che premia gli scommettitori che pronosticano esattamente i primi tre piazzati in ordine di arrivo.
Scommesse virtuali: l’ultima frontiera dell’ippica
Se da un lato le scommesse ippiche hanno affrontato un lieve declino dovuto alla nascita di nuove tipologie di puntate e discipline sportive, d’altra parte è emerso un maggiore interesse verso le scommesse virtuali. Gli sport virtuali negli ultimi anni hanno visto un forte incremento che naturalmente ha riguardato anche le scommesse ippiche.
Competizioni simulate da un computer, l’esito è pre-determinato in modo casuale da un’estrazione dell’ADM. Un software RNG genera numeri pseudo casuali in modo tale che i concorrenti con maggiori probabilità di essere estratti abbiano quote più basse e viceversa. Si tratta dell’ultima frontiera delle scommesse ippiche che hanno visto una rinascita grazie al gioco online e il cui futuro, senza ombra di dubbio, è racchiuso in una piattaforma web.