Seguendo a grandi passi gli eventi del Vangelo commemorati nelle feste, ci incontriamo con La festa di Pentecoste*. Il fulcro dell’anno liturgico si basa soprattutto sul Natale, La Pasqua, La Pentecoste , l’Ascensione. Spesso la gente fa la classifica dell’ importanza delle feste ritiene giustamente che sia la Pasqua l’ evento fondamentale dell’anno liturgico . In Oriente la festa più importante è La Pentecoste, Anche nella nostra Chiesa , detta di Occidente cioè la Chiesa latina viene celebrata come le principali solennità come eventi particolari per la vita di Cristo e della Chiesa che la considera la seconda dopo la Pasqua . Non tutti sono a conoscenza del significato e che nella ipotetica classifica occupa il secondo posto. La parola greca Pentecoste significa che la festa viene celebrata cinquanta ( pente ) giorni dopo la Pasqua . Essa è celebrata anche nel Vecchio testamento, ma ovviamente non poteva riguardare lo Spirito Santo commemorato nel giorno della discesa, la venuta sugli Apostoli e la Madonna. In antico era una festa agricola “ della messe” del raccolto dei frutti della terra, ed era festa di gioia e di ringraziamento e si faceva omaggio al Signore offrendo le primizie del raccolto. Poi è diventata festa dell’ anniversario dell’evento fondamentale nel rapporto tra Dio e il suo popolo e si faceva cinquanta giorni dopo la liberazione dall’Egitto. In ultimo nel Nuovo tstamento è diventata la commemorazione della sua “ discesa sugli Apostoli e la Vergina SS; e da allora non è cambiata più . Si considera come la inaugurazione della Chiesa, e il culmine del mistero di Gesù. L’ evento è spettacolare e si contrappone alla memoria antica ed è convalidata dalla presenza del fuoco, del vento impetuoso, il rimbombo di tuoni che ha colpito l’attenzione dei presenti, circa tre mila, convenuti per la festa dell’Alleanza antica che ora si trovano di fronte ad un fenomeno straordinario, illustrato dagli Apostoli, che iniziano li ministero dell’annunzio, e convertendo moltissimi dei presenti, convenuti da ogni parte di diverse nazionalità. Si rendono conto di un fatto nuovo e inneggiano alla inaugurazione della Chiesa, chianata “ l’era dello Spirito Santo. Che ha inzio con la conversione dei popoli pagani. Il protagonista è certamente lo Spirito Santo, che è poi una “Teofania” cioè manifestazione di Dio, come l’epifania, il momento del battesimo di Gesù, la sua trasfigurazione, che portano a compimento la Pasqua che con la venuta dello Spirito Santo, ha per cosi dire la chiusura la realizzazione dei mezzi di salvezza. Mi pare opportuno solo fare memoria storica ma trovare la sollecitazione la devozione allo Spirito Santo che continua la sua effusione nella chiesa..Egli parla in tutte le lingue simbolo della universalità della Chiesa. Egli è il datore dei doni a noi dati nel battesimo e la cresima , i sette doni dello Spirito Santo che sono la forza e la guida per tutti credenti. Gli Apostoli nel giorno dell’ evento parlano a tuti i presenti di diverse nazionali. E’ il miracolo delle lingue. Il Manzoni ricorda questo nell’inno poetica alla Pentecoste in una mirabile strofe e un paragone di rara bellezza.. Ecco il testo : Come la luce rapida piove di cosa in cosa, e i color vari suscita ovunque si riposa, tal risonò molteplice la voce lo Spiro, l’arabo il parto il siro in suo sermon l’udì. Siano i nostri cuori sensibili alla sua voce che si effonde , piove di cosa in cosa , su tutta la chiesa e su tutti noi.