Simon Yates ha conquistato la 19a tappa della Corsa Rosa imponendosi in solitaria sul traguardo di Alpe di Mera. L’inglese ha attaccato quando mancavano 6.5 km dalla fine mentre la Maglia Rosa Bernal ha preferito non rispondere direttamente ma seguire il ritmo dei compagni di squadra Castroviejo e Martinez. Nel finale Almeida ha allungato andando a conquistare il secondo posto, davanti alla Maglia Rosa Bernal che ha chiuso terzo, cedendo 34″ a Yates.
In classifica il colombiano del Team Ineos ha adesso un vantaggio di 2’29” su Caruso (oggi 4o al traguardo) e 2’49” su Simon Yates. Sabato ultimo arrivo in salita sull’Alpe Motta.
RISULTATO DI TAPPA
1 – Simon Yates (Team BikeExchange) – 166 km in 4h02’55”, media 41.002 km/h
2 – João Almeida (Deceuninck – Quick-Step) a 11”
3 – Egan Bernal (Ineos Grenadiers) a 28”
4 – Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a 32″
5 – Aleksandr Vlasov (Astana – Premier Tech) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1 – Egan Bernal (Ineos Grenadiers)
2 – Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a 2’29”
3 – Simon Yates (Team BikeExchange) a 2’49”
4 – Aleksandr Vlasov (Astana – Premier Tech) a 6’11”
5 – Hugh Carthy (EF Education – Nippo) a 7’10”
MAGLIE
STATISTICHE
CONFERENZA STAMPA
Il vincitore di tappa Simon Yates ha dichiarato: “Non ho rimpianti per come ho corso nella prima parte del Giro, ho avuto qualche problemino fisico ma per fortuna adesso è tutto risolto. La Maglia Rosa è lontana ma posso ancora lottare per il secondo posto nella generale.
Volevo veramente vincere una tappa perché amo questa corsa sin da quando la vedevo in tv da ragazzo. Sognavo di esserci anche io a battermi in tappe dure come questa. I tifosi italiani mi motivano sempre molto, voglio tornare e correre il Giro anche nei prossimi anni.”
La Maglia Rosa Egan Bernal ha dichiarato: “Per me la cosa più importante è indossare la Maglia Rosa a Milano. Quando sto bene mi piace attaccare ma adesso c’è un corridore più forte di me in salita, Simon Yates. Voglio conservare il vantaggio che ho guadagnato nella prima parte del Giro perché è il frutto del lavoro di tutta la squadra e non vorrei metterlo a rischio con un mio errore. Oggi ho fatto un passo avanti verso la vittoria finale. Era una tappa importante dopo quanto successo due giorni fa a Sega di Ala. Sono fiducioso pensando alla frazione di domani, ci saranno delle salite oltre i 2000 metri di altitudine. Vorrei arrivare alla crono finale con qualche energia extra”.
L’OMAGGIO DEL GIRO D’ITALIA ALLE VITTIME DELLA FUNIVIA DEL MOTTARONE
Il Giro d’Italia ha reso omaggio alle vittime della Funivia del Mottarone poco prima del passaggio della Corsa Rosa da Stresa. L’Amministratore Delegato di RCS Sport, Paolo Bellino, il Direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni, il Direttore del Giro-E, Roberto Salvador, insieme al Sindaco di Stresa, Marcella Severino hanno deposto una corona di fiori – alla partenza della Funivia Stresa Mottarone – per ricordare le persone decedute in questa tragedia.
LA TAPPA DI SABATO 29 MAGGIO
Tappa 20, Verbania – Valle Spluga-Alpe Motta, 164 km
Tappone alpino con sconfinamento in Svizzera. Dopo la partenza entrati in Svizzera si affronta l’interminabile Passo di San Bernardino (24 km) con scollinamento oltre i 2000 m e dopo la discesa un altro passo over-2000: il Passo dello Spluga (Splügenpass). Discesa impegnativa (con alcune gallerie e alcune paravalanghe) fino a Campodolcino dove inizia la salita finale.
Ultimi km
Ultimi 7 km tutti in forte ascesa. Dopo Campodolcino la strada sale con una sequenza di tornanti e gallerie fino a Pianazzo dove si percorre la vecchia strada per Madesimo (carreggiata ristretta) con pendenze elevate. A Madesimo si trova l’unico tratto relativamente pianeggiante del percorso che negli ultimi chilometri riprende a salire con pendenze attorno al 10%. Rettilineo finale in leggera ascesa su asfalto.