MARIANOPOLI – Il botta e risposta fra i consiglieri di opposizione al comune di Marianopoli. La replica del Capogruppo Franco Baldi a Grazia Noto e Giuseppe Cannella:
“MarianopoliCarissimi,
nel dirvi che non mi giunge inattesa la vostra ultima comunicazione, dopo i precedenti messaggi inoltratimi (tramite whatsapp) e con i quali sostanzialmente dicevate le stesse cose, alcune precisazioni sono dovute.
Ritengo sia necessario fornire una quanto più sintetica risposta non certo finalizzata ad alimentare ulteriori ed inutili polemiche ma di chiarire e precisare quanto da voi sostenuto.
Per capire meglio la situazione attuale da voi descritta, a mio parere, in modo poco sereno, è necessario fare un piccolo passo indietro ed in particolare risalire all’ultima campagna elettorale per le comunali del 2017.
Sin da allora il sottoscritto, candidato a sindaco con la lista “MARIANOPOLI RINASCE – FRANCESCO BALDI Sindaco” aveva preteso, e mi pare che eravamo tutti d’accordo, che si mantenessero dei toni degni di una “società civile” ed a sforzarci di non trasformare il dibattito in una rissa da pollaio.
L’esito delle elezioni non è stato quello auspicato tuttavia si è raggiunto un buon risultato che mi ha visto arrivare secondo; riconosco il ruolo e le scelte dei nostri elettori e gliene sono grato ma riconosco pure chi non mi ha votato e, grosso modo, perché non lo ha fatto.
All’inizio della legislatura al primo consiglio di insediamento ho rilasciato una dichiarazione con la quale sostanzialmente mi impegnavo, a nome di tutti, a voler continuare a mantenere quell’atteggiamento che ci contraddistinto in campagna elettorale, improntato su una certa obiettività e serenità nei rapporti con la maggioranza, pur sempre nel rispetto dei ruoli, nel tentativo di spezzare una volta per tutte la perversa catena di odio seminato in decenni di politica basata su una sorta di opposizione ottusa ed intransigente, che ha causato solo disastri sia a livello sociale che individuale; e di questo ancora parecchi concittadini ne portano le cicatrici.
Il Sindaco stesso aveva cercato un’apertura da parte nostra per lo stesso identico motivo, credo, e non certo perché avesse bisogno di sostegno in consiglio. Vi ricorderete certamente che la maggioranza aveva offerto alla minoranza, e nello specifico al sottoscritto, la vice presidenza del Consiglio (cosa mai avvenuta negli ultimi trent’anni); a quella ho voluto rinunciare per mero spirito di gruppo. Mi direte che è poca cosa tuttavia, per me, ha rappresentato un piccolo segnale per poter partire con il piede giusto.
Mi sembra di aver visto una certa partecipazione anche da parte vostra a diversi eventi organizzati dall’amministrazione ed a tutte le mie dichiarazioni in consiglio non avete mai fatto cenno di disapprovazione o dato segni di insofferenza (almeno apparentemente ed in mia presenza).
Mi risulta che siete sempre stati invitati, come me, ai vari avvenimenti ma mai si è voluto, dalla nostra parte, avviare un dialogo serio sul da farsi, forse per paura che le nostre proposte venissero accolte e quindi per non correre il rischio di doversi sentire obbligati a continuare il dialogo (mi ricordo varie richieste di contribuito alla stesura dei bilanci, partecipazione alle missioni di gemellaggio, richiesta di contributo attivo a qualche Mostra, richiesta di partecipazioni varie come delegazione dell’Amministrazione in eventi pubblici ecc..). Appare, quindi, alquanto inconsueta ed inopportuna la vostra pretesa che io non possa partecipare ad un avvenimento dove vengono esposte delle foto realizzate da mia moglie e donate gratuitamente al Comune.
Ad un certo punto voi due, in piena autonomia, avete deciso di dare “inizio alle vostre attività derivanti dal dovere “istituzionale” e ovviamente “nell’esclusivo interesse della collettività”.
Quali novità politiche hanno determinato questo repentino cambio di rotta?
Posso, comunque, dire anch’io come voi che se c’è un motivo di carattere personale, familiare o professionale non mi interessa saperlo.
Dite che avete atteso per troppo tempo da parte del Sindaco una richiesta di dialogo e di collaborazione, ma cosa vi aspettavate in cambio? Forse assessorati, incarichi, indennità o cos’altro?
Da un anno a questa parte e quindi dopo tre anni dall’inizio della legislatura, avete iniziato a produrre una quantità industriale di interrogazioni ed inutili richieste di documenti, sempre “nell’esclusivo interesse della collettività”, spesso essendo voi stessi privi di alcuna competenza in materia.
Non voglio entrare nel merito delle richieste, poiché non vorrei passare per il difensore d’ufficio del sindaco (che penso si sappia difendere da solo), ma è molto significativa la vostra richiesta di avere informazioni sullo scuolabus (che avevamo proposto noi di acquistare) (“Che fine ha fatto lo scuolabus acquistato dal Sindaco con i soldi donati dalla banca Unicredit?”) fatta nello stesso periodo in cui già passava per le nostre vie a prendere qualcuno dei vostri figli per portarlo a scuola!
Oppure, sempre nell’interesse della collettività, chiedere di conoscere la percentuale di principio attivo messo nella soluzione usata per sanificare le strade del paese in tempi di covid19.
Alla luce di quanto sopra non solo il sottoscritto non firma e non firmerà mai “cose scritte da altri” ma anche cose di cui non ne conosce l’origine e soprattutto ne sconosce la finalità. E non avrebbe proposto altrettanto a voi.
Il sottoscritto non ha mai chiesto o preteso nulla per sé ma solamente di essere messo nelle condizioni di potersi rendere utile alla soluzione di problemi che puntualmente ogni amministrazione ha promesso di risolvere e mai ha fatto o potuto fare.
Mi dispiace se qualche elettore si è sentito “tradito” dal mio modo di essere e/o di fare, ma il sottoscritto, qualora richiesto, non si è mai tirato indietro o negato aiuto a chiunque e di qualunque colore politico.
Quest’ultimo anno trascorso è stato il più brutto anno della storia dal dopoguerra ad oggi a causa della pandemia di “covid” ed il buon senso avrebbe richiesto da parte di tutti, indistintamente, un atteggiamento quantomeno più collaborativo; ebbene, cosa studiamo di fare? Intasare il comune di polemiche e richieste poco opportune, come per esempio chiedere di sapere dov’è il programma delle feste natalizie quando pure i sassi sanno che tutte le manifestazioni sono sospese per decreto? Oppure tentare di fare annullare una delibera consiliare che avrebbe portato solo un po’ di ristoro ai commercianti locali compresi nostri cari amici solo perché pubblicata con sole nove ore di ritardo?
E’ molto simpatica l’osservazione che in consiglio il Sindaco abbia un atteggiamento accentratore nella celebrazione delle sedute consiliari; non è che tranne la lettura di qualche volantino da parte vostra ci sia mai stata tutta questa volontà o capacità di rubargli la scena.
Se qualcuno è desideroso di seguire sedute consiliari piene di urla, risse o offese varie per divertirsi un po’, con il sottoscritto ha sbagliato indirizzo. Non credo proprio di avere assunto il compito di offrire spettacoli gratis.
Il consiglio per me resta un luogo di discussione dei problemi che ci riguardano e dove arrivano le proposte per trovarne la soluzione, magari facendone qualcuna e sottoponendola al giudizio di tutti i consiglieri presenti.
Per quanto riguarda la vostra richiesta di mie dimissioni da capogruppo di “MARIANOPOLI RINASCE-FRANCESCO BALDI Sindaco” devo deludervi ulteriormente ma non possono essere accolte per il semplice fatto che il gruppo porta il mio nome e non posso lasciarvelo usare indebitamente correndo il rischio che possiate sgualcirlo.
Fin’ora non ho voluto interferire nella vostra ritrovata attività, avete usato il mio nome, a mio parere, abusandone e vista la vostra legittima pretesa a costituire un autonomo gruppo consiliare di opposizione, non indugiate, fate pure, mettendoci però il vostro nome e non il mio!
Il sottoscritto non ha cambiato atteggiamento, non è passato in maggioranza e non è certamente “supino” (io almeno qualche proposta sono riuscito a portarla in porto) ma siete stati voi ad aver fatto una fulminea inversione di marcia.
Infine in merito ai chiarimenti alla “luce del sole” con la parte politica di appartenenza continuo a ritenere che l’unico luogo idoneo per ulteriori chiarimenti sia il consiglio comunale dove chi vuole può ascoltare e farsi un’idea e non con una ristretta cerchia di “eletti” presso qualche casa di campagna.
Purtroppo, caro Giuseppe, nonostante mi ero promesso di non parlarne, e visto che l’hai tirata fuori tu nell’ultimo messaggino in privato, ti chiedo se, quando nella precedente legislatura il sottoscritto si dimise da Consigliere di opposizione per farti posto e per motivi poco politici, allora hai sentito la necessità di riunire tutti gli elettori che mi avevano dato fiducia “votandomi ed esponendosi” (ed erano tanti) e cercare di capire se si erano sentiti traditi.
Se posso permettermi di darvi, e dare a me stesso, un semplice ed umile consiglio, sforziamoci di essere noi stessi e di non eccedere troppo in queste polemiche, spesso alimentate a dovere, perché le amministrazioni, i sindaci, gli assessori, i consiglieri passano ma i rapporti personali una volta deteriorati difficilmente si risanano. Piuttosto preoccupiamoci di lasciare qualcosa di buono per le generazioni future.
Come da premessa vi comunico che non è mia intenzione dare vita ad un lungo e stucchevole botta e risposta e che quindi nonci sarà da parte mia un ulteriore seguito epistolare in questa vicenda; ognuno faccia, nel pieno della propria libertà, quello che più ritiene opportuno. Oltre al cenno di saluto vi auguro una buona Pasqua. (IL CAPOGRUPPO Franco Baldi)