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Il Csi Sicilia continua la sua attività, trascinato dal Padel

Lo sport attraversa una crisi senza precedenti. L’ultimo anno, infatti, ha lasciato delle ferite che non si sono ancora rimarginate e che forse non si rimargineranno mai. Ferite soprattutto di natura economico-finanziaria, con perdite e debiti difficili da sanare nel breve periodo.

Il calcio, proprio nelle ultime settimane, ha tentato di imboccare una strada nuova proprio al fine di far fronte a queste difficoltà. Idea, quella della Superlega, che avrebbe aumentato notevolmente gli introiti delle migliori squadre d’Europa ma che si è presto rivelata una flop su tutta la linea.

Eppure, qualcosa continua a muoversi nonostante i limiti del momento. A guidare questo periodo di transizione, in ambito regionale, è il Csi (Centro Sportivo Italiano) Sicilia che, come spiegato di recente dalla dottoressa Agnese Gagliano, presidente dell’associazione e consigliere regionale del Coni Sicilia, vuole promuovere lo sport come un mezzo di educazione, formazione e aggregazione sociale.

I membri del Csi Sicilia, tutti impiegati su base volontaria, sono profondamente qualificati da un punto di vista umano, sociale e culturale, perché rappresentano un punto di riferimento fondamentale per tutti i giovani, il vero nucleo dell’attuale progetto.

“Educare attraverso lo sport”. È questa la missione di tutti i membri dell’associazione, che non hanno alcuna intenzione di arrendersi alle difficoltà del momento. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, il Csi Sicilia ha identificato alcuni sport che ben si sposano con le restrizioni del momento. Il volley, ad esempio, con tornei maschili e femminili, regionali e nazionali che si disputeranno da qui a breve. O ancora i campionati regionali di Mtb e di Trail (l’ultima tappa è prevista per il il 9 maggio con il Trail del Monte Cammarata).

Nessuno sport può però rappresentare una via d’uscita a questo momento così complesso come il Padel, la cui popolarità ha subito un’impennata clamorosa negli ultimi anni. In termini numerici, dal 2015 al 2020 il numero di persone che praticano il panel, nel nostro paese, è passato da 300 a 7mila.

Storia curiosa quella di questo “derivato” del tennis, nato alla fine degli anni ’60 “per errore” quando il magnate messicano Enrique Corcuera avviò i lavori di costruzione di un campo da tennis all’interno della sua villa. Purtroppo per lui, alcune opere di muratura non permisero al progetto di essere ultimato. O meglio, non come era stato pensato in un primo momento. Corcuera decise infatti di realizzare un campo più piccolo e utilizzare le mura come parte integrante del campo da gioco.

Fu l’inizio di una storia di grande successo che affonda le sue radici in un’accessibilità forse senza precedenti. Attenzione però, perché uno dei luoghi comuni che si sentono spesso in giro, quando si parla del padel, è che per giocare non ci sia molto da imparare, un modo per sminuire questa disciplina. In realtà, il padel è molto sottovalutato da questo punto di vista. Esattamente come in tutti i giochi competitivi, esistono regole da imparare e c’è bisogno di molto allenamento. D’altronde, non si può essere campioni di calcio senza essersi allenati, così come non si può certo vincere senza sapere come giocare a poker.

Fatta questa doverosa premessa, il padel ha il grande merito di essere accessibile a tutti fin dal primo momento. Bastano una racchetta, un campo da gioco, una pallina e tanta voglia di fare. Le regole, poi, sono piuttosto semplici da metabolizzare, altro elemento a favore di questa disciplina così amata, soprattutto dai più giovani.

A questo si aggiunge il limitato dispendio fisico derivante da una partita di Padel. Il campo, infatti, è piuttosto piccolo e le gare si disputano in 4 persone, elemento che rende gli spostamenti brevi e abbastanza rari.

Nonostante questo, forse proprio per questo, il padel è un’attività perfetta per creare aggregazione. Una disciplina formativa che si sposa perfettamente con il periodo corrente, in quanto accessibile a tutti e giocato principalmente all’aperto. Un’occasione che il Csi Sicilia non si è lasciato sfuggire e che potrebbe essere una risorsa prezioso per i mesi a venire.

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