Attualità

Covid: Coldiretti, con chiusure aprile 1,5 miliardi di cibi invenduti

La chiusura per tutto aprile del servizio al tavolo e al bancone di tutti i 360mila bar, trattorie, ristoranti, pizzerie e agriturismi travolge a valanga interi settori dell’agroalimentare Made in Italy con vini, birre e cibi invenduti per un valore stimato in 1,5 miliardi nell’arco del mese. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare l’importanza dell’iniziativa delle Regioni che chiedono di valutare la possibilita’ di riaperture a partire dal 20 aprile.

A soffrire insieme ai ristoratori – sottolinea la Coldiretti – ci sono decine di migliaia di agricoltori, allevatori, pescatori, viticoltori e casari impegnati spesso da generazioni per garantire produzioni alimentari di alta qualita’. Chiusure forzate, limitazioni negli orari di apertura, divieti agli spostamenti, drastico calo delle presenze turistiche e la diffusione capillare dello smart working hanno devastato i bilanci dei servizi di ristorazione e tagliato drammaticamente i livelli occupazionali ma le conseguenze – continua la Coldiretti – si fanno anche sentire direttamente sui fornitori.

La drastica riduzione dell’attivita’ – sostiene la Coldiretti – pesa infatti sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione – precisa la Coldiretti – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato ma ad essere stati piu’ colpiti sono i prodotti di alta gamma dal vino ai salumi fino ai formaggi. 

Condividi