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Caltanissetta, Centro storico: “mero spot politico”

Sergio Cirlinci

Caltanissetta, Centro storico: “mero spot politico”

Mar, 06/04/2021 - 08:45

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CALTANISSETTA – In questi giorni di campagna elettorale si cominciano a delineare i programmi dei candidati a sindaco. Anche i consiglieri, attraverso messaggi WhatsApp, post e video personali postati su Facebook, piattaforma tanto odiata ma tanto usata, stanno presentando ai cittadini le loro idee. Le problematiche sono tante, ma quella a cui molti puntano, sapendo che lì si possono pescare bei voti, è quella dannata ZTL e di conseguenza la riapertura dei due tratti di strada, C.so Umberto (davanti il Comune) e C.so Vitt. Emanuele. Son anni che si discute, sono anni che si cerca inutilmente una mediazione, sono anni che dai vari tira e molla non si è venuto mai a capo e la ZTL, anche se rimodulata, è sempre la più amata/odiata. Oggi c’è chi promette la totale riapertura, pensando che serva a rilanciare il centro. Non bisogna essere un esperto o un ingegnere, per rendersi conto che delle volte si parla pourparler o per guadagnare consensi. Chi parla di riapertura totale, si rende conto dello stato della pavimentazione ? Chiunque percorre quelle vie, anche a piedi, nota facilmente che quella pavimentazione non è adatta al traffico veicolare, infatti periodicamente assistiamo a chiusure per il rifacimento della stessa, con tutti i disagi che ne conseguono e le giuste lamentele dei commercianti. Qualcuno suggerisce di ripavimentare i due tratti, bene sarebbe una valida soluzione, ma, sempre che sia possibile, ci vogliono tanti soldi e parecchi mesi (almeno un anno), che probabilmente darebbero la stoccata definitiva alla già asfittica economia del centro. Si parla anche di organizzare eventi nei fine settimana per portare gente in centro, giustissimo e ben vengano. Vorrei fare un esempio e ricordare però che per ben due anni in centro, per parecchi giorni nel periodo estivo, è stato organizzato da Tony Maganuco il “Noi Ci Siamo Village” , che in quei giorni ha portato migliaia di persone in centro, ma, appena si sono spente le luci, tutto è tornato come prima. Adesso qualcuno dirà: ma allora ? Tranquilli, a tutto c’è una soluzione, anche se lunga e difficile, ma a molti lo spot riesce più semplice parlando solo di riapertura miracolosa. Così come per l’esempio di poco fa, non bisogna essere un urbanista per capire che la rinascita del centro non si realizza solo riaprendo due tratti di strada o organizzando qualche evento ludico/culturale. Signori, diciamoci le cose come stanno. Abbiamo un centro storico poco abitato, zone interamente transennate, case con porte e finestre murate, si sono abbattute intere palazzine; insomma i residenti in centro sono pochissimi. La stessa “strada a foglia”, come mercato è ormai semi morto, essendo privo di moltissimi rivenditori. Se non si fa una politica di risanamento di questi quartieri, se non si lavora per riportare abitanti in centro, invogliando anche chi vuol investire e lavorare in centro attraverso politiche di agevolazioni fiscali, insomma se non si riqualifica in tutti i sensi il centro storico, sia sotto l’aspetto urbanistico che anche sotto l’aspetto sicurezza, potremmo litigare per altri cinque anni, ma la situazione non potrà che peggiorare e le parole resteranno solo spot elettorali. Lo dico a malincuore perché il nostro centro è molto bello e piange il cuore nel vederlo deserto, ma se si guarda alle città dove il centro è vivo, ci si rende conto che le case ed i quartieri limitrofi sono completamente abitati ed anzi le case del centro hanno un valore maggiore rispetto alla altre zone (Marsala docet), da noi invece te le regalano, ne è una dimostrazione gli 11 locali commerciali in C.so Umberto donati al comune. Peccato che certe scelte politiche hanno portato a questo degrado; oggi, cari politici o aspiranti tali, prima di fare spot elettorali, attenzione all’effetto boomerang, bisogna avere il coraggio e l’onesta intellettuale di dire le cose come realmente stanno, che le soluzioni ci sono ma non sono immediate, anche se a molti di voi riesce più semplice cavalcare l’onda del malcontento dei tanti. La problematica è difficile e complessa, chiunque verrà eletto dovrà da subito lavorare in tal senso, temo che cinque anni non siano sufficienti, ma bisognerà pur cominciare, visto anche che nei trascorsi cinque anni nulla o poco si è fatto in tal senso. Ad Maiora