La 71esima edizione del Festival di Sanremo, targato per l’ultima volta da Amadeus e Fiorello, consacra i Maneskin vincitori della kermesse sanremese. “Sanremo consacra il rock”, afferma Amadeus annunciando i vincitori. Lacrime sul palco dell’Ariston per la band, alla sua prima partecipazione, al Festival di Sanremo. Un’edizione storica, tormentata, difficile, una sfida epocale, nel segno del Covid. Un’edizione che ha visto per la prima volta nella storia il Teatro Ariston senza pubblico.
Nessun evento collaterale, niente Casa Sanremo, pochi i fan in strada, artisti e staff blindato, sottoposti a tampone ogni giorno. E subito si è verificato il primo caso di positività che ha, di fatto, modificato il regolamento di partecipazione. Due collaboratori di Irama sono infatti risultati positivi al tampone e l’artista, in gara con il brano “La genesi del tuo colore”, è stato costretto alla quarantena, restando in albergo e seguendo il Festival dalla sua stanza.
E’ rimasto in gara grazie alla proposta di Amadeus di farlo concorrere con il video delle prove generali. Proposta accettata da tutti gli altri artisti. Ieri sera è calato dunque il sipario sull’edizione numero 71 del Festival. Poche ore prima Amadeus, in conferenza stampa, aveva annunciato che non ci sarà l’Ama ter. “Non ci sarà l’Ama-ter: l’avevamo già deciso con Fiorello. Non ci sarà un terzo Sanremo per noi”, ha detto il direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo, nella tradizionale conferenza stampa. “Per me Sanremo è un evento, è un progetto.
Non è un programma televisivo. Se la Rai prossimamente vorrà richiamarci, valuteremo. Ma il prossimo anno, io e Fiorello non ci saremo”. Premio per la critica Mia Martini è stato assegnato a Willie Peyote; premio Lucio Dalla a Colapesce-Dimartino.